È stato presentato ufficialmente alla città il marchio vincitore “DE.CO. – Denominazione Comunale”, scelto sulla base del bando di concorso di idee, presenti il sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore Giordano Mancini e la vincitrice Lara Pierotti, esperta di grafica. “Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità l’istituzione del marchio DE.CO. – ha ricordato l’assessore Mancini – per identificare i prodotti di eccellenza in vari settori. Abbiamo promosso un apposito concorso per individuare un logo che esprimesse graficamente in forma efficace i contenuti promozionali per la tutela e valorizzazione dei prodotti agroalimentari e artigianali di tradizioni. Un’apposita commissione di esperti ha scelto, tra le proposte pervenute, il lavoro giudicato migliore e più efficace. Il marchio DE.CO. è unico ma abbiamo recepito alcune perplessità degli artigiani e ci saranno due registri separati, uno per l’agroalimentare e uno per l’artigianato. Inoltre, sarà possibile utilizzarlo anche per eventi e appuntamenti specifici, come ad esempio la “Mostra del Tartufo”. Ogni attività interessata potrà fare domanda per essere inserita nell’albo in base alla tipologia del prodotto, allegando una documentazione specifica che sarà valutata da una commissione comunale. Stiamo lavorando con le categorie per scrivere i vari disciplinari e poi si potrà passare alla fase operativa. Va tenuto presente che attraverso questo marchio si potranno ottenere benefici economici, con finanziamenti diretti della Regione Umbria”.
COMPATTEZZA E UNIONE. L’idea di Lara Pierotti, premiata come vincitrice del concorso (per lei una somma di 400 euro come premio), muove proprio dall’idea di alcuni elementi caratteristici e di identità della città: “Ho voluto sintetizzare elementi che sono simbolo di aggregazione e cuore della città, come i cinque colli da un lato e dall’altro il profilo del Palazzo dei Consoli. È un tutt’uno che trasmette compattezza e unione delle forze territoriali. Le versioni predisposte lo tendono flessibile per vari utilizzi, dal cartaceo ai social media, alla comunicazione istituzionale”. In sintesi, è stato sottolineato come questo marchio e il successivo brand nascano dalla comunità, andando a ricercare l’aspetto innovativo nella ricchezza del patrimonio materiale ed immateriale di Gubbio.
