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San Giorgio annulla la votazione del 13 gennaio: domenica 20 nuove elezioni con tutti e tre i candidati

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Alcune fasi successive allo scrutinio definitivo dell'elezione del capodieci 2019

Ci sarà una votazione ex novo per il capodieci di brocca di San Giorgio per l’anno 2019. È quanto è scaturito dall’assemblea convocata nella serata di venerdì 18 gennaio presso la taverna di via Cristini, al termine della quale è emersa la volontà di procedere a una nuova elezione, annullando di fatto quella avvenuta domenica 13 gennaio che aveva visto Luca Bedini e Francesco Fioriti totalizzare 362 voti a testa, con Giorgio Alunno a quota 171 più 14 schede bianche e 4 nulle. L’assemblea, chiamata a decidere se procedere con quanto previsto dallo statuto oppure prevedere il ritorno alle urne (ma sin qui s’era parlato solo di ballottaggio tra Bedini e Fioriti), un po’ a sorpresa ha partorito una terza via, optando per annullare la precedente elezione e tornare alle urne con tutti e tre i candidati della mattinata di domenica 20 gennaio, con le medesime modalità della precedente e con il diritto di voto aperto a tutti i ceraioli iscritti nelle liste fornite dalle sei manicchie.

SOLUZIONE INDOLORE. In apertura di assemblea era stato Giorgio Angeloni, capodieci uscente e presidente dell’assemblea di domenica scorsa, a prendere la parola, chiedendo scusa per il disguido relativo al mancato rispetto dello statuto e soprattutto per quanto accaduto nelle convulse fasi dello scrutinio. Una volta appurata la sostanziale parità tra i due candidati, Angeloni ha cercato di esortare i ceraioli a trovare un’intesa su quello che sarebbe potuto risultare il metodo risolutivo migliore, senza dar adito a nessuna voce fuori dal coro. Dopo un breve dibattito è stato proprio il consiglio dei capodieci a far convergere tutti verso una soluzione, ritenuta la più efficace: annullamento della votazione di domenica 13 gennaio (di fatto ritenuta irregolare) e annuncio ufficiale di nuove elezioni con tutti e tre i candidati, ma con un maggiore controllo sui votanti, anche per evitare il ripetersi di situazioni dubbie (vedi firme e controfirme di voto dei ceraioli non rispondenti tra loro, schede mancanti o conteggi differenti tra una verifica e l’altra). E se dovesse nuovamente ricapitare una situazione di parità, a quel punto bussolo subito, come da statuto. Contenti (più o meno) tutti e altre 36 ore di passione.