Home Cronaca Processo Goracci: ascoltato Fornaia. Si torna in aula il 18 febbraio

Processo Goracci: ascoltato Fornaia. Si torna in aula il 18 febbraio

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L'ex sindaco Orfeo Goracci

Da una parte il Nucleo interno di valutazione dei dirigenti (Niv) esprimeva un punteggio sulla base del raggiungimento degli obiettivi, mentre dall’altra la Giunta Goracci faceva un altro tipo di valutazioni stilando una propria graduatoria. Fatto sta che, secondo l’accusa al processo Trust sui presunti abusi dell’ex sindaco Orfeo Goracci e degli altri sette imputati (gli ex assessori Maria Cristina Ercoli, Lucio Panfili e Graziano Cappannelli, il funzionario comunale Lucia Cecili, il tenente della Polizia locale Nadia Ercoli sorella di Maria Cristina Ercoli, l’ex segretario comunale Paolo Cristiano e Umberto Baccarini, ex addetto dell’ufficio protocollo), ci sarebbe stato un sistema che agevolava quanti si allineavano, penalizzando chi non assecondava ogni aspettativa del potere politico. Ieri pomeriggio nell’udienza al tribunale di Perugia, presieduta da Mariella Roberti e durata circa tre ore, è stato ascoltato Pasquale Riccardo Fornaia che ha risposto alle domande del pubblico ministero Mario Formisano, delle parti civili e le difese.

NUOVA UDIENZA. Il controesame di Fornaia proseguirà nella prossima udienza il 18 febbraio, quando sono stati riconvocati anche gli altri due componenti del Niv, il senatore Aldo Sartori e Alfredo Brofferio, ieri in aula come larga parte degli imputati a cominciare da Goracci. Fornaia ha ricostruito le procedure nelle quali il Niv era stato coinvolto relativamente alla valutazione dei dirigenti e la pesatura dei settori. Il processo ruota attorno a una serie di reati contestati quali associazione a delinquere, abuso d’ufficio, concussione, falso in atti pubblici e soppressione di atti pubblici: per l’accusa Goracci & C, che hanno sempre dichiarato di aver agito correttamente, hanno stabilmente piegato lo svolgimento delle pubbliche funzioni al perseguimento di interessi privati consistenti in vantaggi politico-elettorali, mantenimento delle posizioni di potere e sviluppo della carriera con tornaconto pure economico per quanti stavano nella cerchia.