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Se il Pd rinuncia al simbolo, c’è l’accordo con Stirati. Si muove Goracci. In arrivo l’esito di un sondaggio

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Il sindaco Filippo Mario Stirati

Ora Stirati e il Pd tornano ad avvicinarsi. L’accordo è possibile se i piddini accettano in toto le condizioni della coalizione del sindaco ricandidato Filippo Mario Stirati: i paletti posti dagli azionisti forti della maggioranza (le liste civiche “Liberi e Democratici” e “Scelgo Gubbio”) sono la rinuncia al simbolo, l’azzeramento della classe dirigente con tutti volti nuovi in lista escludendo anche i consiglieri comunali in carica Virna Venerucci e Marco Cardile, il no all’incenerimento dei rifiuti. Questa mattina c’è stato il vertice con Stirati, i suoi alleati e la delegazione piddina composta dal segretario Andrea Smacchi, Calogero Alessi, Raffaello Di Benedetto e Gianni Fabbretti alfiere locale della mozione Zingaretti. Il Pd ha rimandato ogni decisione all’Unione comunale spostata da stasera a lunedì prossimo, alle ore 18.30, nella sede di piazza Oderisi alla presenza del segretario regionale Gianpiero Bocci.

DUE REBUS. Il nodo più grosso resta il simbolo che larga parte dei piddini vorrebbero preservare per non rinunciare all’identità e alla storica presenza in città. Ma in palio c’è la voglia di tornare al governo della città anche se sotto un’altra veste. Le attenzioni si spostano sulla riunione piddina dove c’è l’incognita del numero di partecipanti visto che alcuni hanno lasciato il Pd per confluire nella progetto civico “Gubbio in Comune” del candidato Filippo Farneti e altri sono fortemente contrari all’accordo a tutti i costi. Anche il Psi potrebbe rinunciare al simbolo secondo quanto rivelato da Paolo Lilli, legatissimo a Stirati, presente ieri al summit e favorevole fin dall’inizio all’intesa col Pd.

GORACCI CONTATTA. Si muove, intanto, l’ex sindaco Orfeo Goracci che sta facendo un giro di telefonate per reclutare candidati in lista e per un ruolo da assessore in caso di vittoria. Ci sono contatti pure con assessori di giunte del passato oltre al ventilato ritorno in pista di Marino Cernicchi (presente a una riunione pubblica nella quale ha proposto la formazione di una lista civica delle frazioni), già assessore ai Lavori Pubblici ai tempi di Goracci sindaco e coinvolto nell’inchiesta Trust (ha patteggiato a 16 mesi).

IL SONDAGGIO. In questi giorni, infine, è stato commissionato a Swg un sondaggio cittadino in cui viene chiesto agli interpellati il gradimento sui candidati a sindaco e le eventuali liste e coalizioni.