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Regione al voto: Stirati, il Pd e le mosse per non perdere il potere

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Il sindaco Filippo Mario Stirati

Si voterà il 27 ottobre per dare un nuovo governo alla Regione dell’Umbria dopo lo scandalo dei concorsi in sanità che ha decapitato la Giunta Marini e la maggioranza di centrosinistra costringendo l’assemblea di Palazzo Cesaroni a indire le elezioni anticipate. La Lega canta vittoria in anticipo, sull’onda peraltro della crisi di governo aperta in queste ore a livello nazionale. Il Pd sta pensando a come salvarsi dalla bufera per mantenere il potere che detiene ininterrottamente dal 1970, anno dell’istituzioni dell’ente Regione. Molte delle strategie passano per Gubbio.
LE MOSSE. Il Pd ha rinunciato da tempo – scrive stamattina il Messaggero con il giornalista Federico Fabrizi in un articolo titolato “Il Pd vuole Fora, ma si rafforza l’ asse tra la Proietti e Stirati” – a una candidatura propria. Troppo forte il peso dello scandalo sanità, meglio la seconda fila. Il commissario piddino Walter Verini ha dettato l’agenda: entro agosto assemblee locali da cui far emergere proposte di programmi e nomi, nel frattempo attendere che i civici orientati a sinistra serrino i ranghi ed escano allo scoperto con un candidato, per inciso Andrea Fora andrebbe benissimo. Proprio Fora era partito dalla lettera-appello con 200 firme per il cantiere civico e nei giorni scorsi ha partecipato ad un vertice a quattro con Verini, il sindaco di Assisi Stefania Proietti (leader del gruppo Umbria dei territori) e il primo cittadino eugubino Filippo Stirati.
MARCIARE COMPATTI. L’obiettivo è marciare compatti, ma dalle parti della città serafica sale un dubbio: sicuri che il presidente di Confcooperative possa essere davvero un civico puro? Nel Pd aspirano alla candidatura Paparelli, Leonelli, Guasticchi e anche Donatella Porzi solo se non cederà alle sirene scissioniste bocciane. I civici sono divisi tra la linea dura: “Pd tutto nuovo o non lo vogliamo”, in stile Gubbio, e chi si accontenterebbe di un rinnovamento. Nel fine settimana Proietti e Stirati torneranno a vedersi. Il prossimo passo è coinvolgere il mondo centrista-cattolico: i romiziani di Progetto Perugia? La ex montiana Galgano?