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Oggi a Gubbio si sega la “Vecchia”: una tradizione da riscoprire e valorizzare

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Tradizioni in tempo di Coronavirus. Come tutte costrette a piegarsi in buona misura alle restrizioni del momento, come accaduto ieri sera in occasione delle celebrazioni in onore di San Giuseppe, con i focaroni costretti a segnare il passo di fronte al divieto di assembramenti. Oggi però a Gubbio c’è un’altra ricorrenza particolare che trova ancora memoria in una popolazione che cerca di mantenere vivi i contatti con la propria storia: è quella della “Vecchia”, rappresentata da un dolce (solitamente una crostata) che viene realizzata nel giorno in cui cade la metà esatta del tempo di quaresima. Nei forni e nelle pasticcerie eugubine ci si avvantaggia con un paio di giorni d’anticipo per proporre tanti dolci originali e colorati che fanno la felicità di grandi e bambini. Fino ad alcuni anni fa veniva organizzato anche un evento in corso Garibaldi dal titolo “Segamo la Vecchia”, organizzato dal Centro della Gioventù, in cui veniva segata una vecchia di gr di dimensioni con relativo assaggio da parte di tutta la folla accorsa. Una tradizione che varrebbe la pena recuperare, un po’ come avvenuto per tante altre manifestazioni cittadine.

La versione della “Vecchia” ai tempi del coronavirus

LA VARIAZIONE. In alcune case eugubine c’è chi ha pensato di fare da sè: ecco una riproduzione “speciale” con tanto di mascherina, decisamente adatta al periodo che tutta l’umanità sta attraversando. Un modo per provare a sdrammatizzare un po’ e tramandare ai posteri una “Vecchia” decisamente fuori dallordinario.