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Incenerimento dei rifiuti, il Movimento 5 Stelle rilancia il potenziamento della raccolta differenziata

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Il consigliere comunale Mauro Salciarini del Movimento 5 Stelle

Nel dibattito aperto sull’incenerimento dei rifiuti nei cementifici, interviene il gruppo consiliare di Gubbio del Movimento 5 Stelle con Mauro Salciarini e Rodolfo Rughi che ricostruiscono il dibattito consiliare e gli aspetti legati alla vicenda: “La contrarietà all’utilizzo del Css il nostro Comune l’ha manifestata da sempre, sicuramente da quando ci siamo anche noi in Consiglio Comunale e quindi da 6 anni. L’argomento è noto insomma ed è presente in ogni programma elettorale. Cosa è successo dunque nell’ultimo Consiglio Comunale, viste le richieste alla Regione da parte delle due cementerie presenti sul nostro territorio? Il Consiglio è iniziato con ben quattro atti diversi da approvare. Alla faccia del su temi importanti e delicati come quelli ambientali non possono esserci divisioni di sorta. Quindi ecco partire il trenino degli interventi polemici e delle strumentalizzazioni politiche, con attacchi e illazioni varie, come se ciascuno dovesse rivendicare i propri cinque minuti di notorietà. Il consigliere Goracci emette giudizi incomprensibili sull’operato altrui, avendo anche una predilezione per il Movimento 5 Stelle come suo bersaglio preferito; il consigliere Cinti che, pur avendo tutte le buone intenzioni del mondo, tende a confondere il Consiglio Comunale con un’azienda privata con la tanto sbandierata managerialità. Poi abbiamo la posizione ambigua, ed è dire poco, della Lega, che è d’accordo sulla parte deliberata ma non sul resto, restituendo così uno dei favori che la maggioranza spesso fa optando per un’astensione e chiedendo comunque che il Consiglio votasse la mozione della Lega, mozione non votabile però sia per contenuti che per la forma. Oltre a ciò, si sono registrati alcuni mugugni e mal di pancia da parte di qualche consigliere della maggioranza sulla proposta che abbiamo votato. La cosa veramente importante del voto del Consiglio Comunale era avere un documento condiviso il più ampiamente possibile, per poter così chiedere con forza alla Regione di essere considerati parte in causa rivendicando l’importanza nel farlo. E come Movimento 5 Stelle ci siamo sempre impegnati per questo, lavorando alla stesura della mozione con tutti, sia maggioranza che opposizione. A scanso di equivoci ribadiamo che l’obiettivo del Movimento 5 Stelle è, e rimane, da sempre l’economia circolare direzione indicata anche dall’Unione Europea e volontà del nostro attuale governo; spingere la differenziata al massimo, applicando la tariffa puntale, avere impianti di trattamento dei rifiuti, promuovere il riutilizzo. Tutto questo oggi la tecnologia lo consente; diciamo sempre che bisogna aiutare il nostro pianeta, essere responsabili e salvaguardare l’ambiente. Ebbene sarebbe ora di iniziare a farlo dato che oggi si può. Questo è importante perché vorremmo far capire che non ci devono essere preconcetti e lotte intestine riducendo il tutto alla diatriba fra buoni o cattivi. Le cementerie eugubine sono due e sono sul nostro territorio da decenni e che quindi hanno aiutato a creare occupazione e benessere per tanti cittadini eugubini. Sono aziende private che curano i propri interessi come giusto che sia. E lo devono fare seguendo le norme e le leggi vigenti. In base quindi alle direttive europei vigenti, il mondo dell’industria deve abbassare l’emissione di Co2 in base agli accordi concordati tutti paesi a Parigi nel 2015. L’accordo di Parigi (Cop21) è un accordo tra gli stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, riguardo la riduzione di emissione di gas serra a partire dall’anno 2020. La richiesta da parte delle 2 cementerie è stata protocollata presso la direzione ambientale della Regione in data 25 maggio 2020. Entrambe hanno presentato comunicazione di modifica non sostanziale dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata inizialmente con Dd n. 11441 del 6 novembre 2018 per l’utilizzo del nuovo Combustibile solido secondario (Css). La risposta che abbiamo ricevuto dal dirigente ambientale, responsabile del procedimento, alla nostra richiesta di accesso agli atti fatta dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca in data 10 giugno 2020 dice che per entrambe le istanze si è provveduto a comunicare alle società interessate che i rispettivi progetti dovranno essere preventivamente sottoposti a Verifica di assoggettabilità a Via e che pertanto i termini del procedimento decorreranno dalla data del provvedimento conclusivo di quest’ultima. La Verifica di assoggettabilità a Via è attivata allo scopo di valutare, ove previsto, se un progetto determina potenziali impatti ambientali significativi e negativi e deve essere quindi sottoposto al procedimento di Via secondo le disposizioni di cui al Titolo III della parte seconda del Decreto Legislativo 152/2006. Una volta fatta la verifica si dovrebbe procedere poi con la Valutazione d’impatto ambientale (Via) che oggi si chiama Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), perché la modifica a nostro avviso è sostanziale e perché prevede, a livello procedurale, tutta una serie di istanze e conferenze di servizi sino a conclusione ed esito del procedimento. Quindi, in conclusione, da parte nostra, nessuna caccia alle streghe, ma soltanto attuare e dare seguito a tutto quello che le norme prevedono sui temi ambientali a livello regionale e nazionale. Dirottare la discussione in maniera goffa e strumentale su binari pericolosi e fuorvianti non ha alcuno senso. Questo per il bene di tutti a nostro avviso”.