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Gianni Fabbretti: “Il Pd deve tornare ad ascoltare e proporre”

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Gianni Fabbretti (Pd)

“Impressioni di luglio”: è la nota di Gianni Fabbretti, membro dell’Unione Comunale del Pd di Gubbio. “Tornare fra le persone – scrive Fabbretti – per ascoltare, proporre, ricostruire una comunità politica attiva fondata sulle idee. Questo dobbiamo fare. Con il gazebo che abbiamo messo in piazza Quaranta Martiti martedì scorso al mercato cittadino questo intendiamo fare e lo rifaremo nei prossimi martedì, assieme alla riapertura della sede del Partito, pensando anche a incontri pubblici tematici e anche a una festa dell’Unità, coinvolgendo il livello regionale e nazionale del partito, ripartendo dal tema fondamentale del lavoro e della salute, elaborando un progetto collettivo capace e necessario per traguardare uno sviluppo condiviso e sostenibile. Essere più presenti e sostituire il noi all’io è stata una delle sottolineature fatte dalla maggior parte delle persone che abbiamo incontrato; oltre le questioni specifiche, che hanno riguardato soprattutto salute, ambiente e lavoro, il dato politico emerso è che la gente si sente lasciata sola dalla politica, ci sente distanti, soprattutto noi partiti strutturati, visti come il vecchio. Occorre quindi una rigenerazione politica vera e credibile capace di ridare fiducia alle persone, uscire dai regimi correntizi che soffocano tutto, uscire da situazioni fidelizzate e feudalizzate, evitare la formazione, l’articolazione di gruppi di potere che indifferenti alle idee si collocano da una parte o dall’altra a prescindere dalle idee stesse, a seconda delle convenienze. Dobbiamo tornare a essere un partito che sa ascoltare e proporre, aperto ed inclusivo in grado di assumersi la responsabilità di baricentro e di pilastro di una alternativa al regresso e alla destra, il tema del partito va affrontato schiettamente e subito; come sostiene il segretario nazionale Zingaretti serve una vera e propria rivoluzione o non ce la facciamo a svolgere il nostro ruolo. Questa deve essere la nostra missione”.