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Stirati stringe sul rimpasto: Giorgia Vergari ora è favorita per i lavori pubblici. C’è il nodo della Gubbio Cultura

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Il consigliere comunale Giorgia Vergari

C’è un rimpasto da fare e il sindaco Filippo Mario Stirati stringe i tempi, pressato com’è dalla maggioranza. Il Gruppo Misto aspetta segnali (a dirla tutta anche Scelgo Gubbio) dopo aver avanzato due richieste precise nell’incontro avuto con il sindaco: vuole l’assessorato ai lavori pubblici e il controllo politico della società partecipata Gubbio Cultura e Multiservizi Srl che resta a galla tra i debiti e qualche tensione.

Stirati intende sfruttare l’ultima parte di agosto per un confronto serrato con le quattro forze della sua coalizione (Liberi e Democratici dimezzati da 10 a 5 consiglieri comunali pur detenendo 6 incarichi istituzionali, Gruppo Misto, Scelgo Gubbio e Socialisti Civici Popolari), per poi operare la sintesi decisionale a settembre.

Viene dato per certo in larga parte della maggioranza l’avvicendamento del giovane Valerio Piergentili dei LeD. Per la successione avanza prepotente il nome di Giorgia Vergari, consigliere comunale che dal Pd è passata con i LeD per poi uscire a fine gennaio dal movimento rientrando nel Pd e restando comunque in maggioranza. Giorgia Vergari è politicamente legata a Giovanni Manca nella corrente piddina di Anna Ascani, viceministro all’istruzione e tra i leader del partito di Zingaretti. I due sono attivamente impegnati anche nel nuovo corso del Pd eugubino che per ora è all’opposizione. Sono drasticamente calate le quotazioni di Leonardo Nafissi, già candidato alle regionali nel 2019 e in cerca di un posto.

L’eventuale nomina ad assessore della Vergari comporterebbe la sua immediata decadenza da consigliere comunale per incompatibilità: per il subentro il primo dei non eletti nei LeD è Mirko Pompei (ha riportato 96 preferenze), già consigliere comunale nel precedente mandato politico-amministrativo.

Sembra salva per ora dal siluro Simona Minelli, che conserverebbe l’incarico di assessore. Stirati non esclude una ridistribuzione generale delle deleghe, mentre resta da vedere come verrà gestita la vicenda della Gubbio Cultura visto che il Gruppo Misto ne ha chiesto il controllo politico con la volontà di incidere su tanti aspetti.