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Giovane contagiata: “Vi dico com’è andata”

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Riceviamo e pubblichiamo dall’avvocato Francesco Gagliardi: Formulo la presente in nome e per conto della signora A.M. (mi limito alle iniziali per dovere di riservatezza), la quale mi ha conferito specifico mandato per significarVi quanto segue.
La mia rappresentata, al rientro in aereo dalle ferie trascorse in Sardegna, non è stata sottoposta ad alcun controllo da parte delle Autorità, ad evidente dimostrazione dell’assenza di alcun pericolo legato alla permanenza nei luoghi di vacanza. Con spirito fattivo e responsabile, la mia rappresentata aveva già programmato, di propria iniziativa, il controllo medico a seguito delle notizie di cronaca nazionale. Risultata positiva al test, la mia rappresentata ha fornito alle Autorità ogni necessaria informazione per la ricostruzione della catena dei contatti. Le compagne di vacanza sono risultate tutte negative, tranne una con la quale la mia rappresentata ha vissuto momenti conviviali a Gubbio, con il conseguente sospetto che il “focolaio” non provenisse dalla vacanza. Così ricostruiti i fatti, è inaccettabile la gogna mediatica a cui è stata sottoposta la mia rappresentata, così come inaccettabili sono i numerosi e scomposti commenti, susseguitesi sui social, che sottoporremo al vaglio delle competenti Autorità, dato il loro contenuto offensivo e diffamatorio. La mia rappresentata e le sue compagne di viaggio hanno diligentemente vissuto i momenti di vacanza, nel pieno rispetto delle prescrizioni vigenti e non meritano certamente di essere additate come giovani incoscienti. È tempo di far cessare la barbarie della “caccia all’untore” e del gossip, spesso generato da recondite frustrazioni personali, a cui i social ed in generale i mezzi di informazione dovrebbero saper porre argine. Si confida nella pubblicazione del presente comunicato stampa, a tutela dell’immagine e delle ragioni della mia rappresentata.