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Rebus rimpasto. Ultimatum del Gruppo Misto. Salta la Vergari. Stirati e LeD difendono Piergentili e Minelli, ora rischia Uccellani

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Palazzo Pretorio sede del Comune di Gubbio

Il Gruppo Misto ha dato l’ultimatum: Filippo Mario Stirati dovrà sciogliere entro il 20 settembre la riserva sul rimpasto nella sua Giunta. I fuoriusciti dai Liberi e Democratici (LeD) minacciano di astenersi su tutti gli atti finché il sindaco non ufficializzerà il tagliando. Sta suscitando reazioni nella maggioranza l’asse tra Giovanni Manca, leader del Gruppo Misto, e l’ex consigliere regionale Andrea Smacchi del Pd che studiano soluzioni per portare il Pd nella coalizione di governo. In questo piano stanno calando vertiginosamente per l’assessorato ai lavori pubblici le quotazioni di Giorgia Vergari.

Il Gruppo Misto, d’accordo con Smacchi e il Pd, ha presentato a Stirati una rosa di nomi con politici e tecnici (circola la candidatura del piddino Gianni Fabbretti). Il Gruppo Misto spinge per un tecnico, ma il sindaco teme le reazioni e le eventuali polemiche se vi fossero conflitti d’interesse, tenuto conto che già nella maggioranza ci sono malumori verso ingerenze esterne di soggetti che da tecnici prendono incarichi sui lavori pubblici e l’urbanistica facendo al contempo politica attiva in prima linea muovendo i fili politici.

Si pensa che i LeD dovranno perdere un assessorato per un riequilibrio con il dito puntato su Valerio Piergentili (lavori pubblici) e Simona Minelli (pari opportunità). Ma Stirati e il suo movimento di riferimento difendono a spada tratta i due giovani, così il sindaco sta pensando a un’altra mossa: togliere Giovanna Uccellani di Scelgo Gubbio, da risarcire contestualmente con la presidenza del Consiglio Comunale ora in mano a Stefano Ceccarelli dei LeD. Questa prospettiva non entusiasma Scelgo Gubbio, che sugli assessori voluti da Stirati e la ripartizione delle deleghe ha mostrato forti perplessità fin dall’anno scorso nell’avvio di questo mandato politico-amministrativo anche se poi la lista civica è stata sempre allineata. Dentro Scelgo Gubbio il malessere viene espresso soprattutto da Giordano Mancini, assessore al Bilancio, che non esclude un passo indietro (in quel caso potrebbe subentrargli Alessandro Brunetti del Gruppo Misto, già nella Giunta Guerrini).

Resta singolare il fatto che a spaccarsi a metà siano i LeD e a rimetterci l’assessorato possa essere Scelgo Gubbio, tenuto conto che gli stessi LeD hanno quattro assessori, la presidenza del Consiglio Comunale e di una commissione. Qualora Scelgo Gubbio accettasse di perdere un assessorato (sacrificando la Uccellani) per avere la presidenza dell’assemblea consiliare, il nome più gettonato è ora quello di Marco Morelli, sebbene al primo mandato senza alcuna esperienza, rispetto ad Alessio Bazzurri che si è chiamato subito fuori per i pressanti impegni professionali. Ma Scelgo Gubbio conferma i giudizi critici su Piergentili e soprattutto sulla Minelli, ritenuta da una parte della maggioranza più di facciata ideologica che di consistenza pratica nell’esercizio della funzione.

Se Stirati decidesse di silulare la Uccellani si porrebbe anche la questione della rinuncia a una donna, visto che il Gruppo Misto non ha dato al sindaco il nome della Vergari. In quel caso resterebbero in quota rosa su sette assessori le sole Alessia Tasso e Simona Minelli.