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Il Comune vara l’ecodistretto: si torna a parlare di Css ma non della discarica di Colognola

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Arriva l’ecodistretto, costituito dal Comune di Gubbio attraverso un percorso partecipativo e inclusivo di istituzioni, associazioni, privati e di tutti i soggetti sensibili ai temi dell’ambiente e della salute pubblica: a presentare l’iniziativa, che partirà mercoledì prossimo 13 gennaio alle ore 15 con un audit al quale l’amministrazione eugubina ha invitato istituzioni, capigruppo del Consiglio Regionale, associazioni, aziende e privati, sono stati questa mattina il sindaco Filippo Mario Stirati e il vicesindaco assessore all’Ambiente Alessia Tasso.

Nel corso della conferenza stampa, Stirati ha presentato l’audit come “un progetto attraverso il quale intendiamo riacquisire forte titolarità sulle questioni inerenti salute e ambiente, e per far ciò chiameremo a raccolta tutti i soggetti istituzionali e tutte le agenzie preposte. I presupposti dell’ecodistretto – ha proseguito il sindaco – saranno rappresentati da studi e indagini sulle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e sulle dinamiche epidemiologiche, al fine di certificare lo stato di salute della nostra qualità della vita in relazione ai diversi fattori di pressione ambientale presenti nel nostro contesto. Si tratta di un’opportunità che potrà assumere un carattere del tutto esemplare all’interno della comunità regionale, e che potrà credo aprire la strada a un vero e proprio modello di lavoro istituzionale sulle tematiche ambientali”.

L’amministrazione ha coinvolto, nell’audit che si terrà mercoledì in modalità online, sia i soggetti istituzionali, a cominciare dalla Regione, sia le associazioni che si stanno battendo sui temi dell’ambiente e della salute, sia i due cementifici locali: “Non sfugge a nessuno – ha sottolineato Stirati – come la questione ambientale inevitabilmente si leghi al tema del Css, alla luce della procedura avviata dalle cementerie eugubine in ordine alla possibilità di utilizzare il Css come combustibile, inserendosi nella vicenda più complessa e delicata della chiusura del ciclo di rifiuti nella nostra regione”.

Ma non solo di qualità dell’aria si discuterà nel corso dell’audit: come spiegato dall’assessore all’Ambiente e vicesindaco Alessia Tasso, infatti, “il Comune ha stipulato una convenzione con l’università La Sapienza di Roma e con il Cnr per l’attivazione di studi e indagini sulla qualità di aria, acqua e suolo. Tali analisi avranno un lungo orizzonte temporale, coprendo la durata di un anno anche per considerare tutte le modifiche legate alla stagionalità. Università e Cnr – ha proseguito il vicesindaco – eseguiranno un monitoraggio di tutto il territorio comunale, attraverso una rete di rilevatori capaci di ricondurre, attraverso specifici modelli matematici, ogni inquinante alla sua fonte. Tale progetto avrà un costo di circa 150mila euro, che coprirà i contributi che arriveranno da laboratori specializzati grazie all’apporto di personale altamente qualificato”. L’amministrazione ha messo a oggi a bilancio tale importo, “ma siamo già al lavoro con il nostro ufficio interno sui bandi europei – ha spiegato Stirati – alla ricerca di contributi e opportunità”.

“Si comincia perciò mercoledì – ha concluso Tasso – con il primo momento di un percorso di arricchimento e consapevolezza reciproca che ci permetterà di avere a disposizione tutti gli elementi conoscitivi, le informazioni e i dati utili a costruire politiche nella direzione della vivibilità, del rispetto dell’ambiente e della salute di tutti i nostri concittadini”.

Non si fa alcun cenno alla situazione della discarica di Colognola che registra esposti e denunce da parte dei residenti della zona ed è sempre al centro di conferimenti che permettono al Comune di incassare soldi al di là delle condizioni di esaurimento del sito.