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Metanodotto Brindisi-Manerbio, Goracci esulta per l’ordine del giorno approvato nell’intesa con Stirati e la maggioranza

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Sul contrasto al metanodotto Brindisi-Manerbio si sono ritrovati, ancora una volta, la coalizione di Stirati e l’ex sindaco Orfeo Goracci che avevano convergenze su altre tematiche ambientali ed edilizie. Si tratta di un altro documento votato dopo quello analogo del 2014. Lo stesso consigliere comunale di minoranza ha annunciato sui social che “nella seduta del 28 gennaio ha approvato il mio ordine del giorno presentato a settembre che ribadisce la contrarietà alla realizzazione del gasdotto Brindisi-Manerbio. Dopo confronti e approfondimenti in commissione, un’interlocuzione positiva con il sindaco Stirati che si è adoperato fattivamente per conoscere e sollecitare interventi a livello nazionale, un vivace dibattito in Consiglio Comunale, con la mia disponibilità ad accettare modifiche non di sostanza, l’atto è stato approvato con due astensioni di consiglieri di minoranza. Su questo argomento sono più di 15 anni che mantengo una posizione coerente e netta”.

Nell’opinione pubblica si sono manifestate diverse riflessioni, come il fatto che Goracci non sia affatto coerente rispetto alla proposta formulata alle due cementerie eugubine di utilizzare il metano contrastando l’opera pubblica che potrebbe favorirne l’approvvigionamento per immaginare che possa essere portato con una modalità “naif” come la condotta sottomarina.

Ci sono anche reazioni tra il serio e il divertito, come l’impatto sui livelli decisionali nazionali delle cosiddette “interlocuzioni” e del documento approvato a Gubbio a cui fa riferimento Goracci. Come a dire che a Roma e altrove non aspettano altro che sapere come la pensa il Consiglio Comunale, che tra tanti problemi cittadini trova il tempo e il modo di discutere del metanodotto Brindisi-Manerbio, se non nella lotta tutta a sinistra per coltivarsi l’elettorato.