Home Attualità Addio Camillo Bufalini, l’ultimo testimone del popolare “me li darete Giuina”

Addio Camillo Bufalini, l’ultimo testimone del popolare “me li darete Giuina”

2888
0
Camillo Bufalini in una foto d'epoca

Si è spento sabato scorso Camillo Bufalini. Aveva novant’anni. Camillo era l’ultimo testimone di un episodio restato nella memoria della genialità eugubina grazie a un comune modo di dire di cui molti non conoscono l’origine.

Si tratta del popolare “me li darete Giuina…”. Camillo, allora bimbo, era per mano di sua nonna Giuina conduttrice di quello che fino alla fine degli anni ’90 è stato conosciuto come il bar de la Giuina, gestito proprio da Camillo.

La Giuina era una donna risoluta e imprenditrice. Rimasta presto vedova, ottenne la licenza di sale e tabacchi in cambio del servizio di accensione lampioni. Capitava spesso al bar tale Tore Piccotti che si atteggiava a gran signore lasciando però i conti in sospeso.

La Giuina dopo ripetuti mancati incassi andò a cercarlo a San Martino col nipote Camillo per mano. Tore la vide e intuita la situazione giocò d’anticipo esclamando “me li darete Giuina…”.

Camillo fin dell’immediato dopo guerra era stato anche lui un imprenditore, in particolare nel movimento terra, costruendo strade e gallerie un po’ in tutta Umbria è nelle Marche. Poco più che trentenne venne colpito da un ictus, ma non si perse d’animo continuando con le sue attività e in ultimo gestendo insieme alla moglie Dina Giovarelli, il bar di famiglia, da sempre punto di riferimento della comunità di Semonte.