Anche da uno 0-0 abbastanza incolore, che sul campo fa più comodo al Mantova sempre avanti in classifica di tre punti, può arrivare qualcosa di buono perché il Gubbio se oggi finisse il campionato sarebbe qualificato ai playoff.
La classifica premia i rossoblù che con 45 punti, insieme alla Virtusvecomp Verona ma in vantaggio negli scontri diretti, occupa l’undicesima posizione che nel girone B vale il posto in più, ossia il ventottesimo del plotone, poiché il Modena con 66 è al momento la migliore quarta dei tre gironi (Renate a quota 61, Bari a 60 e in realtà 63,3 con il coefficiente applicato).
Con questo spirito, i rossoblù andranno particolarmente carichi ad affrontare le ultime due partite, a Imola domenica prossima e quindi col Fano in casa. Questo pareggio sa di segnale di ripresa dopo tre sconfitte consecutive e quattro in cinque gare, con il fattore positivo di aver mantenuto la porta imbattuta.
Torrente si aspettava di più e recrimina sull’episodio del 37’ quando Saveljevs interviene in ritardo su Ferrini con la palla già lontana e l’arbitro fa cenno di proseguire tra le proteste dei rossoblù. Va a chiedere giustizia anche il team manager e consigliere di amministrazione Luciano Ramacci che prima del riposo dalla panchina raggiunge l’arbitro per chiedere spiegazioni in un clima surriscaldato.
“Era rigore netto – attacca l’allenatore -, siamo stati penalizzati un’altra volta dopo gli episodi di Padova. Stiamo pagando il blasone degli avversari, peccato perché quando i rigori ci sono bisogna darli. Il Mantova si è difeso molto e bene, era difficile segnare anche se ci abbiamo provato.
