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Niente Ceri a maggio, Stirati ha firmato il decreto

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La discesa lungo la Calata dei Ceri Mezzani

E’ stato firmato questa mattina dal sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, il decreto che ufficializza l’impossibilità di organizzare la Festa dei Ceri il 15 maggio, così come i Ceri Mezzani il 23 e i Ceri Piccoli il 2 giugno, per il “perdurare della situazione pandemica e al quadro normativo in essere, che rende impossibile svolgere il rito festivo nella forma canonica”.

Il sindaco ha assunto la decisione in qualità di responsabile per l’ordine pubblico e la sicurezza che ha sottolineato di aver fatto propria la responsabile condivisione del cosiddetto tavolo dei Ceri composto da Diocesi, Università dei Muratori, associazione Maggio Eugubino, le Famiglie ceraiole.

Nell’ultimo incontro, il 28 marzo scorso, con la presenza del Secondo Capitano e i tre Capodieci, è stata condivisa “la dolorosa e sofferta ma necessaria decisione di annullare, dopo quella del 2020, anche la Festa dei Ceri 2021”. Viene confermato il programma limitato a riti civili e religiosi come nel 2020, con l’omaggio ai defunti e le funzioni diocesane.

“Pur nella sofferenza dell’inevitabile decisione di annullare anche per quest’anno la Festa dei Ceri – spiega Stirati – si guarda comunque con speranza al prossimo futuro e il sindaco si fa parte attiva nell’ascolto del sentimento del popolo ceraiolo, che è l’assoluto protagonista della storia e delle tradizioni che alimentano la nostra comunità da secoli, e che verrà ascoltato e seguito con costanza, senza escludere nessuno”.

Viene evidenziata una particolare “vicinanza e tutela sarà rivolta ai bambini e ai giovani, che in quest’assenza prolungata si ritrovano senza il naturale rapporto simbiotico con la secolare tradizione”.

Stirati sottolinea come “questa nuova, dolorosa prova non impedirà alla comunità tutta di continuare a guardare con fiducia al domani, certi del fatto che torneremo a celebrare con spirito di libertà e allegrezza l’omaggio al patrono”.