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Sono già 12 i giocatori accostati al Gubbio. Il giallo dei messaggi del cerchio magico nella notte di Gubbio-Fano

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Lo stadio "Pietro Barbetti"

Davide Mignemi, consulente direttore sportivo in pectore, lavora in incognito per il Gubbio non essendo stato ancora ufficializzato né presentato alla città. Si muove e viaggia anche a colpi di telefono il successore di Stefano Giammarioli, indicato da Vincenzo Torrente che con lui ha trascorso sei mesi alla Sicula Leonzio quando è subentrato. L’affianca il cerchio magico, mentre Notari tira le somme al momento dei contratti con procuratori e giocatori.

Sono già 12 i calciatori accostati al Gubbio da quando è finito il campionato. A fare la parte del leone sono gli attaccanti, includendo anche a parte l’assalto continuo per convincere il Sassuolo a confermare il prestito di Pellegrini (operazione complicatissima che in Emilia al momento ritengono impossibile).

Vediamo chi sono i giocatori che tra siti e giornali sono apparsi sulla scena eugubina, a cominciare dal portiere Pizzignacco (classe 2001) del Vicenza (reduce da una buona stagione al Legnago). Per la difesa è spuntato Borri (1997) della Carrarese. Per il centrocampo attenzioni sul rumeno Marginean (2001) del Sassuolo.

Per l’attacco invece è un vero casting. Notari ha promesso un attaccante in doppia cifra e ha assicurato a Torrente che investirà anche oltre 100mila euro. I nomi che circolano sono quelli di Eusepi (1989) dell’Alessandria, Santini (1992) del Padova, Ferrante (1995) della Ternana, Vazquez (1993) della Virtus Francavilla, Volpe (1997) del Frosinone (da gennaio a Catania con una presenza), Bruschi (1998) del Fiorenzuola (Serie D girone D), Mattioli (2001) e Manara (2001) del Sassuolo, Cambiaghi (2000) e Peli (2000) dell’Atalanta.

Ci sono strascichi del campionato rossoblù appena concluso. Si narra di un particolare episodio che sarebbe accaduto nella notte precedente la partita con il Fano, nell’ultima giornata e dove la vittoria per 2-1 non è bastata per accedere ai playoff. Usiamo il condizionale, anche se i diretti interessati hanno rivelato ogni particolare e giurano che le cose sono andate così. Da uno del cerchio magico sarebbero partiti messaggi sul cellulare di due big della squadra che due giorni prima della partita l’avrebbero invitato a lasciare lo spogliatoio mentre era in corso un colloquio. La persona in questione sul momento non avrebbe lasciato lo stanzone per farlo in un secondo tempo dopo pressione. Questa cosa l’avrebbe indotto a reagire “rimproverando” apertamente i due giocatori. Non è dato sapere se la vicenda sia nota al presidente Notari, che ha sempre difeso i fedelissimi e parlando in una occasione del cerchio magico ha sottolineato come lo intenda alla stregua di “una famiglia con persone serie”.