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Scandalo Anas: la Pian d’Assino ancora chiusa, fino a ottobre, nel tratto da Gubbio Est e Padule. Il Comune tace

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La strada Pian d'Assino

Dal Comune neanche una parola sull’ennesima gestione disastrosa di Anas che da metà marzo tiene in ostaggio la strada statale Pian d’Assino con lavori infiniti per l’utilizzo di pochi operai, il cantiere spesso deserto e con turnazioni ordinaria senza alcuna attività nei fine settimana e nei giorni festivi.

Il sindaco Filippo Mario Stirati aveva concordato con Anas il completamento di questo blocco di lavori entro il 31 agosto, ma si è appreso che Anas ha bisogno di altro tempo, almeno fino a ottobre, senza neanche avere il coraggio di annunciarlo pubblicamente, con il silenzio imbarazzato dell’Amministrazione Comunale bersagliata di critiche.

Questo è peraltro il penultimo blocco dei lavori andati a rilento con un investimento di 13 milioni di euro complessivi che vanno avanti dallo scorso anno fino all’intervento tra Branca e Torre Calzolari di aprile 2020, cui hanno fatto seguito quelli parziali tra Torre Calzolari e Padule fino a dicembre 2020 con altri ritardi, lungaggini e proteste furibonde.

A marzo 2021 i lavori sono ripartiti nella zona nord, dalla rotonda della Contessa, poi il proseguimento chiudendo dapprima la chiusura di Gubbio-Scheggia e Gubbio Centro e poi Gubbio Centro-Gubbio Est, cantiere poi allargatosi fino Padule dove tutt’ora è in corso l’opera di riqualificazione. I lavori prevedono la completa rimozione della vecchia pavimentazione, il miglioramento degli strati di fondazione fino a 60 centimetri di profondità e la realizzazione di un nuovo piano viabile sull’intera piattaforma stradale. Appena sarà terminato il tratto ora oggetto di intervento, i lavori proseguiranno a partire dalla fine del mese di settembre, in un breve segmento stradale tra Padule e Torre Calzolari.

Tutto questo tempo sta servendo per intervenire nel tratto tra Gubbio Nord e Branca di circa 15 chilometri, con una media di un chilometro al mese. Uno scandalo assoluto che contribuisce ad acuire polemiche e proteste, oltre a disagi e incidenti per le variazioni dell’organizzazione del traffico.