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Premio Marinangeli. Jacopo Volpi: “Mi rivedo in Angelo”

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Da sinistra: Maria Marinangeli, Antonio Palazzetti, Gabriella Frillici, Jacopo Volpi e il sindaco di Nocera Umbra Giovanni Bontempi

Jacopo Volpi e Antonio Palazzetti sono i due premiati dell’edizione 2021 del Premio giornalistico Angelo Marinangeli, voluto dalla famiglia di Angelo, insieme all’Istituto omnicomprensivo di Nocera Umbra e dall’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, per ricordare il decano dei giornalisti umbri, maestro di scuola e di vita.

La cerimonia di premiazione si è svolta ieri, al Giardino delle Acque, moderata dal giornalista Massimo Boccucci, alla presenza del consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Gianfranco Ricci, del sindaco di Nocera Umbra, Giovanni Bontempi, della consigliera regionale Donatella Porzi e il dirigente scolastico dell’Istituto omnicomprensivo, Leano Garofoletti.

La consigliera Porzi ha ricordato “le generazioni di giornalisti formate da Angelo” e ha ringraziato la famiglia Marinangeli per il lavoro di svolto nel ricordare una figura del calibro di quella di Angelo. “Ci siamo come comunità scolastica – ha detto il dirigente scolastico Garofolettisoprattutto quando la città riconquista spazi. I valori di Angelo e del suo giornalismo sono stati valori universali, che noi vogliamo trasmettere ai nostri ragazzi”. “Ricordiamo un nocerino, orgogliosamente cittadino della nostra città, a cui ha voluto tanto bene”, ha detto il sindaco Bontempi. Da Ricci l’evidenza sulla “squadra di ragazzi” che Angelo aveva messo insieme. “Perché non premiare una rappresentanza dell’esercito di Angelo. Angelo non ha solo insegnato giornalismo, ma ha impartito lezioni di civiltà, non era un comprimario, era capace di credere nei suoi valori con grande impegno e di perseguirli”.

Da Jacopo Volpi, il vincitore del Premio Marinangeli, nella categoria nazionale, il grande richiamo ai giovani. “Io mi rivedo in Angelo, nella sua storia e nella sua attività – ha detto – e ai giovani voglio dire, non sottovalutate il web, ma fatene buon uso. Il lavoro paga sempre e come giornalisti sportivi, soprattutto in questa Olimpiade, abbiamo dimostrato grande attenzione”. “La mia è una passione forte e viscerale per il giornalismo – ha detto Palazzetti – e sono veramente contento di aver ricevuto questo premio”. E sul giornalismo: “Nella mia attività ho avuto modo di confrontarmi con diverse tipologie di mezzo e ciascuna rappresenta e raccoglie importanti peculiarità”. A breve Palazzetti darà alle stampe un libro che raccoglierà le curiosità del calcio regionale. L’opera ha raccolto anche il patrocinio del Cru, con la prefazione del presidente Luigi Repace.

In chiusura il saluto della famiglia, dal nipote di Angelo, Giorgio Antonucci: “Grazie perché questa manifestazione mi da la possibilità di conoscere ancora di più mio nonno, che non ho mai visto nella sfera professionale”. Quindi la moglie Gabriella: “Una manifestazione che ci rende sempre molto felici, Angelo è sempre con noi e sarà sicuramente contento di aver visto questo appuntamento”.