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Comune, il dirigente Luigi Casagrande pronto per la pensione. Impronta fortissima e rebus successione

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L'ingegner Luigi Casagrande

Se fossimo in certi contesti e situazioni, si direbbe dell’ingegnere Luigi Casagrande un uomo potente in grado di guidare e decidere le sorti di una città nel settore nevralgico dell’urbanistica. Non ha mai fatto politica attiva ma ha di fatto determinato quanto e più della politica, tanto che in campagna elettorale c’era il vizio dei candidati sindaci di turno di annunciare urbi et orbi la rotazione dei dirigenti facendo intendere un ridimensionamento. Tutte balle spaziali – tipiche della politica ricordando certi “nudi e puri” più falsi dei soldi del Monopoli – perché il sindaco eletto puntualmente bussava alla sua porta, provava a capire e lo lasciava come minimo in quell’incarico se non potenziarlo, accontentandosi di verificare se potesse scapparci qualche “marchetta” per soddisfare il singolo “capocellula” elettore.

REBUS SUCCESSIONE. Casagrande ha costruito un mondo attorno a sé. Adesso che si appresta a lasciare, per il collocamento a riposo, si apre una partita importante nel riassetto dirigenziale. Non sarà facile raccogliere l’eredità dello storico dirigente ai lavori pubblici e grandi opere, patrimonio, protezione civile e servizi scolastici, che con 2022 lascerà il servizio. La successione è già un rebus tra chi pensa, nella stessa maggioranza del sindaco Filippo Mario Stirati, che si debba procedere subito a un concorso pubblico per titoli ed esami e chi invece induce Stirati ad avvalersi tranquillamente di una facoltà di legge che prevede la nomina fiduciaria per almeno tre anni e comunque sino alla fine del suo mandato (2024). Il sindaco sarebbe orientato verso la soluzione della nomina fiduciaria attraverso un avviso pubblico, insediando una commissione per valutare il curriculum di uno o più candidato per poi procedere a colloquio interno.Stirati lascerebbe poi al successore il compito di prevedere la conferma del professionista, o individuarne un altro, oppure bandire il concorso pubblico.

IL QUADRO. Con la partenza di Casagrande resteranno come dirigenti Francesco Pes al settore urbanistica, territorio e ambiente, Raoul Caldarelli sociale, cultura e turismo, Daniela Franceschetti all’economico-finanziario (viene dalle Marche e ha vinto l’ultimo concorso), con Claudia Bianchi segretario generale. L’area tecnica ha già perso per collocamento a riposo l’ingegnere Raffaele Santini (ambiente e patrimonio) che ai tempi di Orfeo Goracci venne inserito dividendo in tre settori l’area tecnica.