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A Pistoia serve un segnale forte: Torrente ci crede

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Vincenzo Torrente (foto As Gubbio 1910)

Torrente le prove tutte per spingere i suoi a sbloccarsi in trasferta dove il Gubbio non vince dal 14 marzo quando passò a Verona contro la Virtusvecomp. A Pistoia, oggi alle 14.30, serve qualcosa di più dopo 5 pareggi (degli 8 primato nel girone) e 3 sconfitte esterne in un periodo che non è granché vista la striscia di 3 punti in 6 giornate senza successi.

“Ci vuole questa benedetta vittoria fuori casa – confessa l’allenatore di Catara -, è l’unica medicina che conosco. Non conosco altri rimedi se non quello che bisogna lavorare tanto e giocare sempre con umiltà. Bisogna fare cambiare l’umore e soprattutto la testa. É difficile allenare la testa. Sarà una partita difficile, i toscani nella loro ultima gara casalinga hanno fermato sullo 0-0 la Virtus Entella. Sono molto bravi a sfruttare i quinti di centrocampo per dare ampiezza al gioco, oltre che ad attaccare la profondità con i movimenti delle due punte. Dovremo stare attenti ma soprattutto bisogna pensare a noi stessi, scendendo in campo con estrema umiltà e grande concentrazione per l’intera gara. Servirà essere aggressivi, corti, compatti e al tempo stesso sia giocare bene che gestire i momenti della partita evitando ogni calo di concentrazione”.

Sembra giocarsi la panchina Sassarini perché la Pistoiese è penultima in classifica ed è reduce dal pesante 6-1 incassato a Modena: il tecnico sotto pressione, senza il centravanti Vano (ex Perugia) squalificato, dovrebbe optare per il 3-5-2 con Pinzauti-D’Antoni tandem offensivo.

Il presidente Notari non mette particolari pressioni e attende una decisa reazione, nella convinzione diffusa nell’ambiente che il Gubbio abbia tutto per stare nei playoff. Torrente per la sfida del Melani ritrova invece la coppia dei centrali difensivi Signorini e Redolfi, mentre non ci saranno per problemi fisici Migliorini, D’Amico e Migliorelli, con Bulevardi in dubbio. Torrente potrebbe passare dal 4-3-3 al 4-3-1-2 con Arena oppure Sainz Maza trequartista alle spalle di Sarao (al possibile ritorno da titolare) e Spalluto (3 gol segnati in 180 minuti giocati) anche se ieri in conferenza stampa è parso propendere per l’assetto più collaudato e che lui stesso definisce di base, dopo aver provato in settimana anche questa soluzione tattica con due attaccanti centrali. Se andrà col 4-3-3 allora ci sarà il ballottaggio tra Sarao e Spalluto, con quest’ultimo apparso in gran spolvero e motivatissimo con buone probabilità che si prenda proprio lui la maglia da titolare.

Arbitra Andrea Ancora di Roma, al secondo anno in Lega Pro e con un precedente la stagione scorsa coi rossoblù sconfitti a Fermo per 2-1.