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L’aria di Gubbio è buona: lo conferma, dopo Arpa Umbria, anche l’indagine dell’università La Sapienza e Cnr. Duro colpo per alcuni politici ed estremisti dell’ambientalismo

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La qualità dell’aria sul territorio di Gubbio è su buoni livelli. Sono stati rivelati soltanto dei parametri al di sotto della norma a livello di polveri sottili nella zona della scuola “Aldo Moro” dove ci sono due grossi cantieri edili, quello della ristrutturazione del plesso scolastico e davanti per la realizzazione di un nuovo insediamento abitativo.

Sono stati presentati, martedì 12 aprile, ai consiglieri comunali membri della Commissione speciale sull’Ambiente i primi risultati ottenuti dal piano di monitoraggio della qualità dell’aria finanziato con 173mila euro dall’Amministrazione Comunale, affidato attraverso convenzione al Dipartimento di Biologia ambientale dell’Università la Sapienza e al Cnr.

I dati presentati fanno riferimento a un periodo temporale che è stato suddiviso in due differenti campagne, effettuate a partire dal mese di ottobre a metà gennaio, per un totale di sei settimane di durata per ciascuna campagna, e riguardanti venti postazioni sparse su tutto il territorio comunale.

Lo scopo delle analisi è quello di fornire dati integrativi e complementari a quelli che vengono già oggi forniti dalle centraline Arpa, in particolare vengono presi in considerazione parametri in grado di individuare il diretto legame tra la specie esaminata e la fonte inquinante rilevata. Al termine dello studio verranno fornite delle mappe di distribuzione spaziale degli inquinanti e verranno prodotte delle stime del potenziale ossidativo prodotto.

La professoressa Silvia Canepari del Dipartimento di Biologia Ambientale de La Sapienza, che ha presentato i dati in commissione, i numeri restituiti in questa prima fase restituiscono il quadro di una situazione complessivamente rassicurante.

I rilevamenti proseguiranno nell’arco dell’intero anno solare, anche per individuare la variabilità legata alla stagionalità, saranno in tutto nove sempre su venti siti, che vanno da Mocaiana a Fontanelle, a Cipolleto, alla zona Aldo Moro a Ghigiano, coprendo ampia parte del territorio comunale.

L’Amministrazione Comunale sta spendendo soldi pubblici tra monitoraggi sovrapponibili e ricorsi al Tar dell’Umbria (l’ultimo della serie è contro l’autorizzazione rilasciata dalla Regione Umbria alle cementerie Barbetti e Colacem per l’uso del Css sulla base del Decreto semplificazione del governo) per inseguire sostanzialmente le posizioni estremiste di settori della politiva, che vanno da una parte dei Liberi e Democratici a Orfeo Goracci nell’eterna competizione a sinistra per coltivare una parte dell’elettorale perlopiù riferito a settori dell’associazionismo ambientalista.

E’ opinione sempre più diffusa che la gestione politico-amministrativa della città si basi sulla continua ricerca del consenso di prospettiva elettorale utilizzando risorse economiche pubbliche e puntando sulle paure della gente ignara di leggi e strategie che chiamano in causa i livelli istituzionali europeo e nazionale. C’è chi non esclude segnalazioni alla Corte dei Conti per indurre a un’attività di verifica sulle modalità di gestione della spesa pubblica.