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Il vescovo Luciano Paolucci Bedini assume ufficialmente anche la guida della Diocesi di Città di Castello unita a Gubbio

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Il vescovo Luciano Paolucci Bedini

Gubbio e Città di Castello unite sotto la stessa diocesi, come largamente previsto e anticipato da vivogubbio.com ormai diversi mesi fa. Dopo il pensionamento nella diocesi altotiberina di Domenico Cancian, che il 6 aprile scorso ha compiuto 75 anni, dal Vaticano è stata posta l’ufficializzazione oggi sabato 7 maggio, con un messaggio a mezzogiorno dalle due sedi vescovili, la decisione di accorpare le due realtà diocesane.

Analogo provvedimento venne preso nel 1972 quando il 22 gennaio papa Paolo VI nominò monsignor Cesare Pagani vescovo di Città di Castello-Gubbio con sede principale nella città tifernate, come successore dell’amministratore apostolico Diego Parodi, fino al 21 novembre 1981 quando Pagani venne poi nominato da papa Giovanni Paolo II arcivescovo metropolita di Perugia.

Il vescovo Luciano Paolucci Bedini ha rivolto un saluto aI fedeli altotiberini: “Sorelle e fratelli carissimi della Santa Chiesa di Dio che è in Città di Castello, Pace a voi! Nel giorno in cui vi giunge la notizia che il Santo Padre ha voluto affidare alla mia persona la guida e la custodia della vostra antica e nobile Diocesi vi invio un saluto carico di affetto e tremore per la grande responsabilità che mi spetta. Al tempo stesso, il cuore è colmo di gioia e gratitudine per il dono e la grazia che mi permettono di servire ancora la Chiesa in umiltà e semplicità. Con voi saluto e ringrazio il Vescovo Domenico, che vi ha guidato in questi anni con la sua saggezza di Padre e l’esempio di una vita donata per amore a servizio della misericordia di Dio. La sua accoglienza fraterna per me e il suo esempio di pastore buono tra voi sono la migliore indicazione per il mio ministero. Penso a voi tutti come il popolo santo di Dio che vive della grazia della Pasqua e testimonia in queste terre benedette la gioia e i frutti della vita nuova di Gesù risorto. Vorrei poter visitare ogni casa ed incontrare ciascuno dentro la sua storia per cogliere i tratti della visita del Signore e poter condividere la consolazione della sua bontà. Il mio saluto più caro è, prima di tutto, per le famiglie. Tutte le famiglie, a partire da quelle che portano il peso di una sofferenza e di un dolore, o faticano nelle umiliazioni della povertà e della solitudine. Aiutiamoci ad ascoltare il cuore di tutti e cerchiamo insieme di non lasciare solo nessuno. Il corpo della Chiesa è intessuto dei colori e delle storie delle nostre famiglie in cui tutti troviamo casa: i nonni e gli anziani, i padri e le madri, i piccoli e i giovani. Tra voi saluto i fratelli presbiteri e diaconi, guide e servi di questo santo popolo, che accompagnano le vostre comunità e il cammino di tanti. Sentitemi vostro fratello e padre, ma prima di tutto servo, per incoraggiarvi e sostenervi nel ministero che condividiamo a favore di questa bella Sposa. Alle sorelle e ai fratelli di vita consacrata invio la mia benedizione per la loro testimonianza di fedeltà e di amore a Dio. Coinvolgetemi nelle vostre storie di grazia e di santità a beneficio di tanti sorelle e fratelli. Saluto cordialmente le autorità civili e militari con cui avrò l’onore di collaborare per il bene comune, e l’onere di condividere con tutti e con ciascuno la responsabilità per le comunità che la storia ci affida. Con la Diocesi di Gubbio siamo chiamati d’ora in poi a camminare insieme come Chiese sorelle, nell’ascolto attento della voce dello Spirito Santo per rimanere fedeli alla missione che Dio ci ha affidato. Il Signore che ama e custodisce la storia e la testimonianza di queste due porzioni elette del suo popolo santo ci educhi e ci insegni a conoscerle, amarle e servirle con umiltà e con gioia. “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Matteo 10,8). Altro non so, e non so insegnarvi, carissimi, se non quello che anch’io ho ricevuto in dono: la meraviglia della vita, la grazia della fede e la potenza dell’amore. Tutto abbiamo ricevuto gratuitamente da Dio, tanto possiamo donare gratuitamente al mondo. Facciamolo insieme! In attesa di incontrarvi presto mi affido con tutti voi alla potente intercessione dei nostri santi: la Madonna delle Grazie protegga con sguardo materno i nostri borghi e le nostre città, ci infiammi la testimonianza luminosa dei Santi martiri Crescenziano e compagni, i Santi Florido, Amanzio e Donnino ci insegnino la bellezza della Chiesa sinodale, ci alleni all’amore senza misura Santa Veronica Giuliani, ci sostenga nelle nostre debolezze e miserie Santa Margherita, ci contagino la gioia e il coraggio del Beato Vescovo Carlo Liviero”.