Home Attualità Le bollette di Umbra Acque per lo stadio. Notari chiama in causa...

Le bollette di Umbra Acque per lo stadio. Notari chiama in causa il Comune e prospetta di giocare altrove

750
0
Stadio "Pietro Barbetti" (foto As Gubbio 1910)

Le condizioni dello stadio “Pietro Barbetti”, già sollevate nei giorni scorsi dal presidente del Gubbio Sauro Notari, sono al centro di un nuovo intervento dello stesso presidente che apre facendo riferimento alla nota ricevuta nella mattinata di venerdì 8 luglio da parte di Umbra Acque con la quale è stato comunicato “il consumo di 500 metri cubi di acqua, nonostante l’impianto non fosse stato utilizzato da ormai tre mesi per l’attività della stagione sportiva di fatto sospesa. Fino a oggi questa società ha sempre cercato di sopperire alle mancanze da parte del Comune, proprietario dell’impianto, comprendendo tutti i momenti e le situazioni che quotidianamente viviamo. Ora è il momento di dire basta – spiega Notari – in quanto la situazione è divenuta veramente insostenibile. In quattro anni, infatti, l’As Gubbio ha ricevuto bollette da 52.000-63.408 e l’ultima che verrà dopo la lettura di oggi 8 luglio, rappresenta il risultato della mancata sistemazione dell’anello idrico più volte risultato non idoneo con sopralluoghi e prove che hanno dimostrato perdite occulte nell’intero impianto. Pertanto non è più possibile accettare tale situazione, dal momento che la società ha investito molte risorse economiche al fine di migliorare la struttura dell’intero impianto che rappresenta il luogo dove gli eugubini possono seguire da vicino la propria squadra. I silenzi e le mancate risoluzioni dei problemi non sono oltremodo sopportabili sia dal punto di vista logistico che economico-finanziario. Non vorremmo, se perdurasse tale situazione, riflettere sull’eventualità di far disputare le partite interne in strutture diverse da quella eugubina. Ciò non deve costituire una forma ricattatoria ma uno stimolo per un senso di responsabilità al fine di consentire quel normale percorso di crescita che il sottoscritto, l’intera società e tutta la collettività auspicano nell’interesse di tutti”.