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Gubbio Oltre Festival, la stella sarà Luca Barbarossa l’11 agosto al chiostro di San Pietro

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Il complesso monumentale di San Pietro

Gubbio Oltre Festival torna anche quest’anno proponendo sia masterclass che concerti prestigiosi e dalla formula particolare, confermando altresì la scelta di collaborare con istituzioni quali, oltre il Comune di Gubbio, la Scuola Comunale di Musica, la Banda Comunale di Gubbio ed altre importanti realtà nazionali.

Le Masterclass 2022, nel periodo dal 23 al 31 luglio, si avvarranno della presenza delle prime parti di grandi orchestre italiane quali Orchestra alla Scala di Milano, Gran Teatro la Fenice di Venezia, Teatro dell’Opera di Roma, e si concluderanno con le esibizioni degli allievi presso il Refettorio del complesso monumentale di San Pietro. I maestri dei corsi di perfezionamento saranno Andrea Manco (flauto), Fabien Thouand (oboe), Simone Simonelli (clarinetto), Luca Franceschelli (fagotto), Gabriele Falcioni (corno), Marco Fiorini (violino), Stefano Noferini (violoncello). Le iscrizioni hanno avuto un ottimo riscontro, registrando la presenza di allievi provenienti da tutta Italia e alcuni anche dall’estero, confermando Gubbio quale centro di perfezionamento qualificato e di alto livello, un punto di riferimento internazionale.

I Concerti abbracciano un ampio spettro di tutte quelle che sono le espressioni musicali, i repertori dei vari generi si incontrano e assumono una nuova luce, un diverso aspetto all’ascolto. Le espressioni creative degli artisti si contaminano dei diversi mondi sonori e si arricchiscono di contenuti: questa è la nostra idea propositiva, non siete curiosi di venire oltretutto?

Il 25 luglio sarà proprio l’incontro dei grandi maestri delle masterclass ad aprire in modo straordinario, nella cornice del chiostro di San Pietro, la stagione dei concerti. I Fiati all’Opera sarà dedicato alle più belle melodie della tradizione operistica italiana ed altro. Si tratta di una produzione di GOF, un concerto unico che li vedrà insieme per la prima e unica volta, in piena sintonia con le peculiarità della manifestazione; un’opportunità da non perdere:

Andrea Manco (flauto), Fabien Thouand (oboe), Simone Simonelli (clarinetto), Gabriele Falcioni (corno), Luca Franceschelli (fagotto).

In collaborazione con Scuola Comunale di Musica e Banda Comunale di Gubbio.

Il Chiostro di San Pietro ospiterà il 2 agosto Veronica Rudian, la pianista arrivata dalla luna.

Il 4 agosto, sempre presso il Chiostro di San Pietro, la tappa eugubina del tour More Morricone, dallavoro discografico registrato nell’autunno 2019 e pubblicato nel settembre 2020.Il concerto rende omaggio all’arte del grande compositore con una selezione di colonne sonore, sia quelle maggiormente conosciute che altre di opere cinematografiche meno note, con un attento lavoro di arrangiamento che intende restituire nella sua essenzialità la musica del Maestro nell’esecuzione di Ferruccio Spinetti (contrabbasso), Giovanni Ceccarelli (pianoforte) e Cristina Renzetti (voce e chitarra).

L’altro Battisti, Sbruffando di “E Già” e degli Album Bianchi, il 10 agosto in piazza Giordano Bruno, prova a ripercorrere, tra parole, musica e aneddoti, i dibattuti e poco noti anni tra gli ’80 e i ’90. Il periodo dell’elettronica e della collaborazione con il paroliere romano Pasquale Panella, durante il quale Lucio Battisti si avventura a ridisegnare i codici della canzone pop-rock.

Davide Mineo (autore e voce), Emanuele Bono (tastiere e synth), Fabio Raponi (arrangiamenti), ospite Michele Neri (scrittore musicale, autore del libro “Lucio Battisti: discografia mondiale”).

Evento in collaborazione con Ass.ne Progetto & Cultura.

Il Chiostro di San Pietro sarà la location, l’11 agosto, per Luca Barbarossa, Non perderti niente. Partendo dall’omonimo romanzo autobiografico, questo tour si propone quale racconto suonato e celebra i 60 anni dell’autore, con la musica come colonna sonora di una vita dedicata in gran parte a quest’arte, e alla chitarra, fedele compagna di viaggio, tra incontri sorprendenti, avventure inaspettate, passioni e sogni realizzati.

Evento in collaborazione con OTR live.

Il 20 agosto, presso il Teatro Romano, Oltre Festival concluderà la sua stagione di concerti con Cristina Donà, deSidera Tour.Il titolo indica liberamente l’etimologia della parola “desiderio” (letteralmente “mancanza di stelle”), che cuce i brani con un sottile filo rosso, motore indispensabile delle nostre vite, ma anche fonte di un incolmabile vuoto e insoddisfazione. Il racconto di un tentativo che invita alla riflessione e ad una nuova consapevolezza, per ripartire ad occhi bene aperti.

In collaborazione con Moon in June.

Oltre Festival continua dunque il suo percorso: divenire, non fermarsi, andare al di là degli steccati, degli stereotipi. Un crogiuolo di iniziative musicali tese ad ampliare le conoscenze, a visitare diversi generi fondendoli tra loro.

Coinvolgere esperienze artistiche e pubblici diversi, farli confrontare, far incontrare le loro musiche, con diverse sonorità che riecheggiano il mondo e le sue culture. Gubbio insomma è il luogo dove la musica si incontra

Riferimenti:

www.gubbiooltrefestival.it

info@gubbiooltrefestival.it

INFO BIGLIETTI CONCERTI

Chiostro di San Pietro

I FIATI ALL’OPERA – 25 luglio, ore 21:15 – € 10,00

prenotazione: https://www.gubbiooltrefestival.it/2022/05/25/i-fiati-all-opera/

VERONICA RUDIAN – 2 agosto – ore 21:15

ingresso libero

MORE MORRICONE – 4 agosto – ore 21:15 – € 15,00

prevendita: https://ticketitalia.com/more-morricone

LUCA BARBAROSSA – 11 agosto – ore 21:15 – € 15,00

prevendita: https://ticketitalia.com/luca-barbarossa-non-perderti-niente-tour

Piazza Giordano Bruno

LALTRO BATTISTI – 10 agosto – ore 21:15

ingresso libero

Teatro Romano

CRISTINA DONÀ – 20 agosto, ore 21:15 – € 20,00

prevendita: https://www.boxol.it/it/event/cristina-dona/410993

Per maggiori informazioni

concerti@gubbiooltrefestival.it

I.A.T. – Servizio Turistico Associato 075-9220693

info@iat.gubbio.pg.it

I FIATI ALL’OPERA

25 luglio 2022 – Chiostro di San Pietro, Gubbio

Programma Concerto

I grandi Maestri presenti a Gubbio per le masterclass si esibiranno in uno straordinario concerto dedicato alle più belle melodie dell’opera, frutto dell’incontro tra le prime parti delle più prestigiose orchestre italiane: l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, del Gran Teatro La Fenice di Venezia, del Teatro dell’Opera di Roma.

Andrea Manco, flautista

Primo Flauto dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala dal 2015.Ha studiato al Conservatorio ”Tito Schipa” di Lecce sotto la guida di Luigi Bisanti, diplomandosi a 16 anni col massimo dei voti e la lode. Si è perfezionato all’Accademia di Imola con Persichilli, Mercelli e Cambursano, a Firenze con Marasco e al “Conservatoire Superieure de Musique” di Ginevra con Jacques Zoon. Considerato uno dei più brillanti flautisti della sua generazione, ha ottenuto premi nei maggiori concorsi flautistici internazionali: “Francesco Cilea” di Palmi, “Leonardo De Lorenzo” di Viggiano, Yamaha Music Foundation di Milano, “Emanuele Krakamp” di Napoli, “Pellegrini” di Cagliari, il XXXVIII Concorso Internazionale di Budapest e il Primo Concorso Flautistico Internazionale “Maxence Larrieu” a Nizza. Nel 2002 è stato scelto da Riccardo Muti come primo flauto dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, da lui creata. Nel 2003, a soli 20 anni, ha ottenuto il posto di primo flauto nell’Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Gianandrea Noseda. È stato invitato, in qualità di primo flauto ospite, dalle orchestre: Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma, Stuttgart Philharmoniker, Hungarian National Philharmonic, Noord Nederlands Orkest, Symphonica Toscanini diretta da Lorin Maazel, effettuando tournée in Europa, U.S.A., Giappone, Cina e Israele. Ha effettuato inoltre, come solista e camerista, concerti in numerosi festivals italiani ed internazionali: Falaut Festival, Flautissimo, NFA negli Stati Uniti, Belgrade Flute Festival, German Flute Festival a Freiburg… Nel 2018 è stato invitato nell’Orchestra del Festival di Lucerna diretta da Riccardo Chailly. Ha registrato la Sonata op.115 di Prokofiev per i CD della rivista musicale Syrinx e un disco con opere per flauto e pianoforte di Casella, Feld, Liebermann e Martinu, allegato alla rivista italiana del flauto FaLaUt. Ha inciso inoltre per Amadeus brani di Carulli e Giuliani in collaborazione col chitarrista Giulio Tampalini e per Warner Music con l’ottetto della Scala. Ha inciso per Brilliant l’integrale dei quartetti di Mozart e “French Songs” in duo con l’arpa. È docente dell’ Accademia del Teatro alla Scala e dal 2020 è stato nominato direttore artistico dell’Accademia Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola.

Fabien Thouand, oboista

Dopo avere ottenuto nel 1996 nella classe di Jean-Claude Jaboulay il primo prezzo del Coservatoire National di Regione di Parigi, fabien Thouand studia insieme a Jacques Tys e di Jean-Louis Capezzali al CNSM di Parigi dove ottiene un primo premio all’unanimità nel 2000. Da 2001 segue la classe di perfezionamento di Maurice Bourgue al CNSM di Parigi. Anno decisivo poiché in 2001 ottiene il 2 Premio al concorso internazionale della Primavera di Praga, il 3 Premio al concorso internazionale Giuseppe Tomassini” di Petritoli. Infine nel maggio 2002 il 3 Prezzo del concorso internazionale di strumento a fiato di Tolone. Invitato a prodursi nelle orchestre come primo oboe nella London Symphonie Orchestra, Bayerischen Staatsoper, Opera di Lione, Bamberger Symphoniker, Camerata Salzburg, Royal Concertgebouw Orchestra, OrchestraNazionale di Francia e Philharmonique de Radio France. E Suona sotto la Direzione Daniel Barenboim, Ricardo Muti, Loreen Maazel, Zubin Metha, Yuri Termikanov,Kurt Mazur, Charles Dutoit, Semyon Bychkov… Dal 2004, è Il Primo oboe all’orchestra del Teatro Alla Scala di Milano e della Filarmonicá della Scala. Dal 2011, e docente di oboe presso il Conservatorio della Svizzera Italiana e da poco al Royal College of Music di Londra.

Simone Simonelli, clarinettista

Primo Clarinetto dell’Orchestra Gran Teatro La Fenice di Venezia dal 2014, si è diplomato in Clarinetto con il massimo dei voti sotto la guida del M. Ciro Scarponi presso il Conservatorio di Musica di Perugia, dove ha inoltre conseguito il Diploma di Laurea di II Livello in Discipline Musicali – Clarinetto – con il massimo dei voti e la lode.

Ha al suo attivo numerosi concerti sia come solista che come componente di orchestre – Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Orchestra Filarmonica della Scala di Milano, Orchestra Gran Teatro La Fenice, Orchestra Sinfonica Nazionale Rai di Torino, Orchestra Comunale di Bologna, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra Regionale Toscana, Orchestra del Teatro G. Verdi di Trieste, Orchestra Mozart di Bologna, Orchestra I Pomeriggi Musicali – sia di complessi cameristici tra cui I Solisti della Filarmonica Romana, I Fiati di Parma, Gruppo Strumentale “Musica d’Oggi”. Tale attività concertistica è stata svolta sotto la direzione di importanti direttori d’orchestra: R. Chailly, R. Muti, C. Abbado, M. W. Chung, D. Gatti, D. Harding, E. P. Salonen, P. Eotvos, D. Oren, J. Tate, J. C. Temirkanov.

Ha al suo attivo varie registrazioni radiofoniche e discografiche: Euphonia, Naxos, The Voice Classic. Parallelamente all’attività concertistica svolge attività didattica.

Gabriele Falcioni, cornista

Nato a Terni, si diploma in corno presso il Conservatorio “B. Marcello”di Venezia sotto la guida del M° Marco Venturi. Si perfeziona presso l’Accademia del Teatro alla Scala e l’ Accademia “A.Toscanini” con Hermann Baumann e con Radek Baborak risultando il miglior allievo del corso. Frequenta master class con Stefan Dohr e Radovan Vlatkovic. Dal 2010 dopo aver vinto l’audizione per primo corno solista presso il Teatro alla Scala di Milano inizia una collaborazione che continua tutt’ora effettuando concerti nei teatri più famosi del mondo: La Scala, Royal Albert Hall, Musikverein, Philharmonie Berlin, Kennedy Hall Washington, Tohnalle, Mozarteum, Suntory Hall; sotto la guida dei più illustri direttori della scena internazionale: Mehta, Gatti, Muti, Barenboim, Luisi, Chailly, Maazel, Tate, Dudamel, Gergiev,Pappano,Pretre, Harding, Chung, ecc. Vincitore di concorsi internazionali: teatro lirico di Cagliari , Teatro Petruzzelli di Bari , ha vinto un trial period come Principal Horn presso la Royal Philharmonic Orchestra di Londra e collabora con la Chamber Orchestra of Europe, la Philharmonia Orchestra, la Mozarteum Orchester Salzburg, l’Orchestra della Radio di Lugano, l’Orchestre de Chambre di Lausanne, la Camerata Bern, la Camerata Innsbruck e con tutte le migliori orchestre d’Italia come primo corno. Ha registrato gran parte del repertorio cornistico per RAI, DECCA, SONY, EMI, Warner, BBC, Brilliant. Ha insegnato nell’Istituto pareggiato “G.B.Pergolesi” di Ancona, i conservatori di Padova, Castelfranco Veneto , Monopoli e Siena. È componente di giurie in concorsi ed invitato come docente in masterclass in Italia e all’estero. Autore di un metodo didattico pedagogico per corno e di numerosi CD ha iniziato una collaborazione con Cristian Bosc nella realizzazione di una serie di imboccature per corno con modelli all’avanguardia per materiale e qualità di suono. E’ docente di ruolo della classe di corno presso il conservatorio “L. Cherubini” di Firenze. Molti dei suoi allievi sono vincitori di audizioni e concorsi internazionali.

LUCA FRANCESCHELLI, fagottista,

inizia a studiare fagotto nella classe di Lorenzo Bettini presso la Scuola di Musica di Fiesole. Ha proseguito gli studi con Paolo Carlini presso l’Istituto “P. Mascagni” di Livorno e Diego Chenna presso l’Hochschule für Muisk di Freiburg im Breisgau, frequentando anche masterclass con Sergio Azzolini, Francesco Bossone, Eberhard Marschall, Marco Postinghel. Dal 2004 al 2009 è stato membro dell’Orchestra Mozart fondata e diretta da Claudio Abbado. È regolarmente invitato in qualità di primo fagotto presso: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Gran Teatro La Fenice di Venezia, Teatro dell’Opera di Roma, Ensemble Les Dissonances, Orchestra Regionale Toscana, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Camerata Bern, Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Orchestra Sinfonica Siciliana, sotto la direzione di prestigiosi direttori come C. Abbado, Bruggen, Chung, Gardiner, Gatti, Giulini, Maazel, Metha, Pappano, Pinnock, Tate. Particolarmente attivo in ambito cameristico si è esibito nei maggiori festival e sale da concerto (Società del Quartetto di Milano, Lingotto Musica di Torino, Bologna Festival, Cappella Paolina del Quirinale, Unione Musicale di Torino, MiTo Settembre Musica, GOG di Genova, Amici della Musica di Firenze, Associazione Scarlatti di Napoli, Società dei Concerti di Trieste, Stresa Festival, Konzerthaus di Berlino, Festspielhaus di Baden-Baden, Lucerne Festival, Musik Festival Bern, Filharmonia Budapest, Cité de la Musique di Parigi). Ha registrato per Deutsche-Grammophone, Arkiv, RAI, ORF, Bongiovanni, Dynamic, Azzurra, Tactus, Camerata Tokio, Paragon, Brilliant Classics. È docente di fagotto presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia.

25 luglio 2022 – Chiostro di San Pietro, Gubbio

VERONICA RUDIAN

la pianista che arriva dalla luna

Gli studi, i premi, i riconoscimenti di Veronica Rudian sono moltissimi, ma non bastano a descrivere quale forza si sprigioni quando posa le mani sul suo pianoforte.

Veronica pianista produttrice e poetessa, sembra arrivare da un altro pianeta, dove è la musica e la composizione a regnare. In realtà è nata a Bordighera il 15 giugno, sotto il segno dei gemelli, nel 1990. La costa dell’estremo ponente ligure è la sua casa, il luogo privilegiato dove ascoltare il canto del mare e tradurlo in musica.

Determinare quando e in che modo il pianoforte sia entrato nella sua vita, è impossibile. Nessuno è ancora riuscito a comprendere come potesse dopo un solo ascolto, suonare qualunque cosa:

“Il pianoforte è entrato nella mia vita, che ero talmente piccola che non lo posso ricordare. Un’urgenza che veniva da dentro, come se fosse scritta nel mio DNA”.

I suoi genitori raccontano che ad orecchio ascoltando gli 883, con una pianolina giocattolo, dalla sua stanza cominciò a suonare come se le note fossero già dentro di lei e aspettassero solo l’occasione di venire fuori. Da quel momento, niente e nessuno, ha potuto arginare quella passione manifestata dalla piccola Rudian.

Veronica impara a suonare, prima ancora che a scrivere o ad andare in bicicletta senza rotelle: “La musica è tutto, soprattutto da quando ho cominciato a scriverla. È il mio modo di esprimere quello che ho dentro. Le note sono le mie parole. Chi ascolta, può farla sua e immaginare ciò che vuole, rimane comunque una mia profonda espressione.”

Per Veronica la giornata comincia presto per dedicarsi ai suoi amati gatti che accoglie e accudisce.

“Mi alzo molto presto per prendermi cura dei miei gatti, che sono una decina. Tutti randagi e adulti che ho raccolto per strada. Sono tutti bravissimi e sono la mia compagnia. Al sabato, quando gli impegni me lo permettono, vado in gattile a dare una mano. Questo mi rende felice e ricevo molto più di quanto io stessa non possa dare”.

La giovane pianista trova il tempo per leggere e scrivere un libro, surreale e psicologico (solo per hobby, dice lei) e il pomeriggio lo dedica interamente allo studio del piano e all’esercizio: tanto esercizio, costante e irrinunciabile perché – dice Veronica – le dita vanno allenate con costanza e la ginnastica è fondamentale.

Poi scrive e scrive: le sue composizioni arrivano con naturalezza, come se fossero già composte e lei avesse il compito di condividerle con noi.

Veronica è nata al mare, che è per lei, fonte d’ispirazione e luogo dove lasciare vagare la mente:

“L’ispirazione arriva dall’osservazione del mare, il suono delle onde mi travolge, portandomi le note in testa. Anche i sogni mi regalano intuizioni improvvise, perché la notte è un momento magico, il mio momento. La notte è silenziosa e la musica ha un suono diverso; perciò, la melodia che mi frulla in testa diventa più chiara e magica. Medito tanto e sogno ancora di più”.

A sedici anni durante i sei mesi in Polonia, ricorda ancora la nostalgia che le procurava essere lontano da quelle coste liguri dove, come Afrodite, è nata. Oggi se ne allontana solo il tempo indispensabile per portare la sua musica in concerto ovunque nel mondo, senza recidere quel cordone ombelicale che la lega al mare.

Esile e apparentemente fragile, quando suona si trasfigura, ignara di quale sia la sua potenza. Positiva per natura, desidera dare spazio e veicolare solo cose buone, combattendo la negatività. La sua unica arma sono le note con le quali racconta e trasporta in quello che è il suo “magico mondo” di creativa.

La sua produzione incredibile e feconda, sembra non potersi esaurire. Sta lavorando ad uno spettacolo dove promette di superare la timidezza e comunicare anche con le parole, per raccontare e raccontarsi, in una prova di maturità e crescita artistica.

4 agosto 2022 – Chiostro di San Pietro, Gubbio

MORE MORRICONE

Giovanni Ceccarelli e Ferruccio Spinetti s’incontrano nel 1989 ai Seminari Senesi di Jazz e da allora stringono una profonda amicizia e collaborazione artistica. Si costituiscono in duo nel 2008, dando insieme una serie di concerti di successo in Italia, anche con la partecipazione del sassofonista Marcello Allulli. Dal 2009, anno in cui i due musicisti formano il gruppo InventaRio, il duo smette di esibirsi fino al suo ritorno nel 2019. Ferruccio e Giovanni hanno registrato insieme quattro album: “InventaRio” e “InventaRio incontra Ivan Lins” dell’omonimo gruppo – insignito di una nomination ai Latin Grammy Award –, “Météores” del trio di Giovanni Ceccarelli ed una partecipazione del contrabbassista all’album “Daydreamin” di Giovanni. I due artisti condividono una profonda empatia musicale, dove nell’equilibrio tra scrittura ed improvvisazione emergono un profondo lirismo ed una grande capacità di ascolto reciproco.

More Morricone nasce da una proposta del produttore discografico Pierre Darmon dell’etichetta francese Bonsaï Music, con la quale Giovanni e Ferruccio collaborano da molti anni. Questo lavoro discografico, registrato nell’inverno del 2019, rende omaggio all’arte del grande compositore Ennio Morricone – recentemente scomparso – focalizzando sulla sua opera musicale dedicata al cinema. Giovanni e Ferruccio hanno per l’occasione selezionato musiche molto conosciute al grande pubblico – come ad esempio quelle composte per i film “Nuovo Cinema Paradiso”, “C’era Una Volta In America” e per la serie televisiva “La Piovra” – e brani tratti da opere cinematografiche meno note – tra le altre “La Tarantola Dal Ventre Nero”, “Metello” e “Gli Avvoltoi Hanno Fame”. L’attento lavoro di arrangiamento operato sulla musica di Morricone mira a presentare le sue composizioni nella loro forma più essenziale, attraverso esecuzioni in solo, duo – anche avvalendosi di sovraincisioni – e con il prezioso contributo della cantante belga Chrystel Wautier o della vocalist Cristina Renzetti. More Morricone sarà pubblicato il 18 settembre (il 21 agosto uscirà in anteprima iil single “I Figli Morti”), poi seguirà un tour, che porterà il duo in concerto in Francia, in Italia ed in altri Paesi.

Tracklist dell’album More Morricone

I Figli Morti da Giù la Testa

Hurry To Me da Metti, Una Sera a Cena

Atame da Legami!

Le Clan Des Siciliens da Il Clan dei Siciliani

Nuovo Cinema Paradiso

The Braying Mule da Gli Avvoltoi Hanno Fame

Un Ami da Revolver

Indagine su un Cittadino al di Sopra di Ogni Sospetto

Poverty da C’era Una Volta in America

Un Uomo si e Dimesso da La Tarantola dal Ventre Nero

Metello

My Heart and I da La Piovra

Ricatto da La Piovra

Tema d’Amore da Nuovo Cinema Paradiso

I Figli Morti (reprise)

Il pianista e compositore Giovanni Ceccarelli vive a Parigi, in Francia. Nei suoi trent’anni di carriera musicale collabora con artisti di fama mondiale, incide cinquanta dischi, produce un album candidato ai “Latin Grammy Awards”, tiene concerti in tutto il mondo. Da qualche anno si dedica principalmente ai propri progetti artistici, approfondendo un repertorio di composizioni originali ed interpretando musica di grandi compositori contemporanei, come Ennio Morricone, Antonio Carlos Jobim ed Ivan Lins. In veste di leader incide due album: “Daydreamin’” nel 2010 e “Météores” nel 2011. Quest’ultimo riceve la “Sélection FIP” in Francia e la “Sélection Harmonia Mundi” in Svizzera. Giovanni pubblica nove album come co-leader. “The Nights of the Beuscher” documenta due concerti tenuti insieme al grande sassofonista Massimo Urbani. “Waxin’ in Camerino” testimonia una lunga collaborazione tra il pianista ed il grande Lee Konitz. Insieme a Ferruccio Spinetti, Giovanni fonda nel 2009 il gruppo InventaRio. In duo con il bandoneonista Daniele di Bonaventura pubblica “Mare Calmo” nel 2015 ed “Eu Te Amo – The Music of Tom Jobim” nel 2019, con la partecipazione di Ivan Lins, Jaques Morelenbaum e Camille Bertault. “Canto” e l’ultimo disco di Giovanni in duo con il sassofonista Marcello Allulli, con il quale esegue anche il cine-concerto Cenere. Giovanni suona dal vivo, in studio di registrazione e per emissioni radiofoniche e televisive con molti artisti di fama internazionale, tra i quali Marisa Monte, Amii Stewart, Nancy King, Mark Murphy, Enrico Rava, Paolo Fresu, Manu Katché, Musica Nuda, Samuele Bersani, Tosca. Collabora stabilmente ed incide numerosi dischi con le cantanti Tiziana Ghiglioni e Ada Montellanico. Tiene numerosi concerti con le leggende del jazz Tony Scott e Benny Golson. Partecipa a progetti artistici di musica, cinema, letteratura e danza, e collabora con numerosi musicisti e gruppi musicali di livello internazionale.

Contrabbassista e compositore, Ferruccio Spinetti si diploma in contrabbasso nel 1994 con il massimo dei voti e la lode. Nel 1990 entra a far parte degli Avion Travel, gruppo con il quale registra dieci CD per la Sugar, vince il Festival di Sanremo del 2000, realizza colonne sonore per film e tiene concerti in tutta Italia ed all’estero. Dal 2004 al 2008 suona nel nuovo quintetto di Stefano Bollani “I Visionari”, tenendo concerti in Italia e all’estero e registrando due album. Nel 2003 fonda con Petra Magoni il duo Musica Nuda per solo contrabbasso e voce. Da allora tengono insieme moltissimi concerti in tutto il mondo, pubblicano otto album – gli ultimi 3 con la Emi/Blue Note – ed un DVD. Nel 2006 vincono il Premio Tenco 2006 per la categoria “Interpreti” ed il premio MEI come miglior tour. Nel 2009 aprono i concerti del tour tedesco di Al Jarreau. Nel 2010 come produttore artistico e contrabbassista pubblica l’album “InventaRio” (etichetta My Favorite Records) con la partecipazione di artisti italiani e brasiliani quali Giovanni Ceccarelli, Francesco Petreni, Petra Magoni, Pacifico, Dadi Carvalho, Marisa Monte ed Ivan Lins. Il disco esce anche anche in Giappone ed e selezionato come uno tra i migliori CD di world-music prodotti nel 2010. Nel 2012, sempre come produttore e con la stessa formazione, pubblica il CD “InventaRio incontra Ivan Lins”, interamente dedicato alla musica di Lins che partecipa come cantante e tastierista al progetto. Vi partecipano ospiti di rilievo internazionale, quali Fabrizio Bosso, Chico Buarque, Vanessa da Mata, Maria Gadú, Samuele Bersani, Petra Magoni, Maria Pia De Vito, Fausto Mesolella, Chiara Civello. L’album, pubblicato in Italia dalla Blue Note ed in Brasile dalla Biscoito Fino, ottiene una nomination ai Latin Grammy Awards 2014 per la categoria “Miglior Disco di MPB”. Dal 1997 al 2004 e dal 2010 e docente di basso, contrabbasso e musica d’insieme ai corsi SJU alla scuola di Siena jazz. Collabora in concerto e studio di registrazione con grandi artisti come Mal Waldron, Arto Lindsay, Paolo Fresu e Rita Marcotulli.

Cantante, autrice, didatta, Cristina Renzetti da anni fa ricerca sul mondo della canzone, la musica d’autore brasiliana e il jazz, collaborando con artisti di livello internazionale. I suoi album più recenti sono “Vai, Menina” e “Agreste”.

10 agosto 2022 – Piazza Giordano Bruno, Gubbio

LALTRO BATTISTI

Sbruffando di “E Già” e degli Album Bianchi

Dopo i successi con cui ha rivoluzionato la musica leggera italiana, il grande Lucio Battisti, dal suo esilio degli anni ’80 e ’90, si avventura a ridisegnare i codici della canzone pop-rock. E il periodo dell’elettronica e, tranne che nell’album autobiografico ‘E Già, della preziosa collaborazione con il paroliere romano Pasquale ‘Lino’ Panella. Questo nostro spettacolo per la prima volta prova a ripercorrere, tra parole e musica, quegli anni molto dibattuti e di cui si sa pochissimo, anche con l’ausilio di noti personaggi della musica che ne raccontano preziosi aneddoti.

di DAVIDE MINEO autore e voce

con EMANUELE BONO tastiere e synth

AURELIO TARABELLA basso elettrico

e FABIO RAPONI arrangiamenti

ospite VINCENZO AMBROGI scrittore

autore del saggio “Laltro Battisti: analisi di un fenomeno impopolare”

Prodotto da Davide Mineo

Supervisione di Pierluca Buonfrate

Montaggio video di Riccardo Poggi

Promozione di ‘Studio Alfa’

Evento di “Ass. Progetto& Cultura”

11 agosto 2022 – Chiostro di San Pietro, Gubbio

LUCA BARBAROSSA

NON PERDERTI NIENTE

Il 13 aprile 2021 è stato pubblicato “Non perderti niente” (Mondadori 2021), il romanzo autobiografico di Luca Barbarossa, libro che racconta un percorso di

vita fatto di incontri sorprendenti, avventure inaspettate, passioni e sogni realizzati. Per celebrare i primi 60 anni di Luca, il 4 settembre 2021 “Non perderti niente” è diventato un racconto suonato, con la musica come colonna sonora di una vita dedicata in grande parte a quest’arte, e alla chitarra, fedele compagna di viaggio.

Quest’anno il libro diventa un tour, con nuovi appuntamenti estivi in giro per l’Italia, che vedranno Luca Barbarossa protagonista di una stagione ricca di musica, pronto a suonare live i suoi amatissimi successi.

20 agosto 2022 – Teatro Romano, Gubbio

CRISTINA DONA’

deSidera tour

deSidera”, che vede la luce dopo una fortunata campagna crowdfunding, gravita intorno al tema del “desiderio”, che cuce i brani con un sottile filo rosso. Il desiderio come motore indispensabile delle nostre vite, ma anche fonte di un incolmabile vuoto, di un’insoddisfazione perenne che porta con sé le sue conseguenze. Il titolo stesso indica liberamente l’etimologia della parola desiderio, letteralmente “mancanza di stelle”. I brani che compongono l’album, scritti interamente prima della pandemia, fatta eccezione per “Senza fucile né spada”, raccontano di un tentativo che invita alla riflessione e a una nuova consapevolezza, per ripartire ad occhi ben aperti.

I nuovi appuntamenti arrivano dopo l’uscita dell’album “deSidera”, pubblicato a dicembre 2021. Frutto di un lavoro meditato e accorto “deSidera” si presenta come un album aspro e multiforme, dai tratti marcati, dalle pennellate forti. Il titolo indica liberamente l’etimologia della parola desiderio, letteralmente “mancanza di stelle”. Dieci canzoni che nascono da un’autoanalisi, attraverso la quale si tenta di indagare, alla luce del desiderio, l’attuale condizione umana come riflesso di una somma di scelte e comportamenti individuali. Un punto di vista che scopre verità dai lineamenti duri e crudi, scava in profondità e scuote, ma prova anche ad immaginare orizzonti possibili.

L’album ha ottenuto ampi consensi e riscontri da parte delle principali testate nazionali e di settore con interviste e recensioni entusiaste sulle pagine de Il Venerdì di La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, La Repubblica, Il Manifesto, ll Giorno, Internazionale, Tv Sorrisi e Canzoni, RollingStone, Rockol, Rockit, Billboard Italia e moltissime altre.

Il nuovo corso artistico di Donà ha come principale obiettivo quello di andare dritto al cuore della musica.”

Il Venerdì di La Repubblica, Andrea Silenzi

Un’elettronica che diluisce il suono, smussa gli spigoli, ovatta le sensazioni, congelandole, pronte per poter essere respirate all’infinito.”

Rumore, intervista, recensione e Disco del mese nel numero di dicembre 2021

[…] un nuovo album, deSidera, che ci mostra una cantautrice in stato di grazia, capace di una scrittura vivida, intensa, e qui molto diretta, sanguigna.”

Rolling Stone, Raffaella Oliva

È con Saverio Lanza, produttore e co-autore degli ultimi album, che Cristina torna questa estate sul palco, e sarà l’occasione per apprezzare, ancora una volta, la capacità evocativa delle sue nuove canzoni e del suo repertorio.

CRISTINA DONÀ – NOTA BIOGRAFICA BREVE

Inizia nei primi anni novanta il lungo e felice percorso artistico che fa di Cristina Donà una delle voci più originali della scena musicale italiana. Cristina ha contribuito a definire una nuova stagione del rock di matrice mediterranea, riuscendo a conquistarsi il plauso di grandi figure quali Robert Wyatt, David Byrne e Peter Walsh (già produttore di Scott Walker, di Peter Gabriel e dei Simple Minds).

Prima artista italiana a esibirsi al Meltdown Festival di Londra, Cristina Donà è sicuramente una delle poche artiste italiane capaci di “rivaleggiare” con le grandi colleghe che all’estero, proprio come lei, hanno reinventato il modello di interprete e autrice nell’ambito della musica rock. Sempre in grado di rinnovarsi, Cristina Donà è divenuta prima punto di riferimento, poi figura ispiratrice per le nuove generazioni di musicisti italiani.

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