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La maggioranza difende il taglio dei circoli didattici deciso dalla Giunta Stirati tra polemiche e baruffe

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L'aula consiliare di palazzo Pretorio sede del Comune

I gruppi di maggioranza (LeD, Scelgo Gubbio, Socialisti e Democratici per Gubbio) hanno diffuso in una nota nella quale difendono il taglio dei circoli didattici che verranno ridotti da tre a due e il lavoro dell’assessore all’Istruzione, Simona Minelli, che ha aspettato il terzo anno del mandato per consultare la dirigenza degli stessi circoli e procedere con la proposta della riduzione da far adottare alla Giunta.

“Come era facile aspettarsi – scrive la coalizione che appoggia il sindaco Filippo Mario Stirati -, nell’ultimo Consiglio Comunale è andato in onda uno spettacolo poco edificante, a tratti indecoroso, per la politica cittadina. Dopo mesi di assenza (ma il rispetto verso i cittadini dov’è?) sono riapparsi in Consiglio i cosiddetti “arruffapopolo”, mossi dal solo obiettivo di contestare provvedimenti che riteniamo giusti e lungimiranti per il bene degli eugubini, utilizzando il solito repertorio: demagogia, populismo, oltre che gravi offese personali, che hanno reso una discussione importante sulla scuola, un triste teatrino sessista e classista. Stiamo parlando della riorganizzazione dei circoli didattici cittadini, cioè le scuole dell’infanzia e primarie del comune di Gubbio. A causa di un irreversibile calo demografico e conseguentemente di iscritti (calo degli iscritti di oltre il 20 per cento dei tre circoli dal 2016 al 2022), abbiamo ritenuto indispensabile procedere con una proposta di fusione del 1° e 2° circolo, che sono in maggior sofferenza numerica, creando un’unica struttura con maggiori potenzialità e prospettive. A brevissimo inizierà una fase di concertazione e di confronto con tutte le componenti scolastiche per una riorganizzazione complessiva, che contempli anche una redistribuzione dei plessi rispondente il più possibile a criteri di omogeneità dei due nuovi circoli e di coerenza territoriale delle strutture. Siamo convinti che tutto ciò, oltre che prevenire futuri quanto certi tagli dall’alto che potrebbero coglierci non perfettamente preparati, possa portare grandi benefici e migliorare la qualità del servizio didattico offerto a tutti. Ci teniamo a sottolineare che non ci saranno perdite di posti di lavoro né ricollocazioni del personale scolastico, i plessi e il numero delle classi rimarranno gli stessi. Si tratta di una proposta sulla quale l’assessore Simona Minelli ha lavorato molto, approfondendo e valutando tutti i possibili scenari con i rispettivi funzionari di Comune e Provincia. Una proposta poi discussa e condivisa in sede di maggioranza per giungere a quella che riteniamo la soluzione migliore per la nostra città. Amministrare significa prendersi anche queste responsabilità e questo aspetto ci distingue da chi fa dell’opportunismo la sua unica arma. Basti pensare che la minoranza (a eccezione del consigliere Mauro Salciarini) non ha nemmeno avuto il coraggio di votare contro, perché di fatto era difficile farlo, preferendo non partecipare al voto”.