Il Pd di Gubbio apre il 2023 con una grossa grana di cui si occuperà martedì prossimo, 10 gennaio, l’Unione Comunale convocata per le ore 21.
Il partito ha problemi economici, soprattutto legati al mancato versamento dell’Imu sulla sede per 15mila euro al Comune di Gubbio, tanto che all’ordine del giorno della riunione è prevista la delicata questione. La vecchia sede di piazza Oderisi è di proprietà della Fondazione “Pietro Conti” di Perugia, presieduta da Renzo Patumi, che potrebbe decidere di mettere in vendita i locali.
Nel Pd si è aperto un dibattito su che fine abbiano fatto tutti i soldi delle tessere e di chi sia la responsabilità per un debito così considerevole. Ci si chiede anche come si sta comportando il Comune che deve incassare questi soldi e che quando l’ammanco è a carico di un cittadino, anche pensionato, si precipita ad attivarsi attraverso l’Ufficio Tributi. Potrebbe interessarsi di questa vicenda la Corte dei Conti.
L’Unione Comunale martedì dovrebbe procedere anche all’elezione del nuovo presidente dopo le dimissioni di Raffaele Mazzacrelli: dovrebbe essere, salvo sorprese, l’ingegnere Domenico Antonio Aloi, trascorsi nel Psi.
È previsto anche il dibattito sulle mozioni congressuali e le tappe che porterà, probabilmente a marzo, all’elezione del segretario dell’Unione Comunale, ruolo attualmente ricoperto da Massimiliano Grilli, in carica dal 24 aprile 2021. Il rinnovo della segreteria locale passa per intanto per le primarie che il prossimo 19 gennaio a livello nazionale sono volte alla scelta del segretario. A Gubbio per ora è uscito allo scoperto un gruppo che ha dichiarato di sostenere Stefano Bonaccini, già renziano, presidente della Regione Emilia Romagna. Attorno a lui dovrebbe convergere la maggioranza della dirigenza del Pd eugubino che controlla almeno 160 tessere, mentre il gruppo che ne gestisce una settantina potrebbe appoggiare Elly Schlein.
