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Presentato il Palio dell’artista Lucia Angeloni: si ispira all’uovo come simbolo ed elemento di rinascita

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La presentazione del Palio della Balestra 2023

Dal 1461 ininterrottamente le città di Gubbio e Sansepolcro rinnovano l’appuntamento con il Palio della Balestra, che domenica 28 maggio torna in piazza Grande rinnovando una tradizione antica che non conosce tramonto. Per i Balestrieri di Gubbio è l’occasione buona per cancellare le delusioni del 2022, anno nel quale i colleghi biturgensi vinsero entrambe le edizioni della “singolar tenzone”. E c’è un motivo in più per farlo: il drappo realizzato dall’artista eugubina Lucia Angeloni è di quelli che lasciano senza fiato, e sarebbe davvero un peccato lasciare che vada nella vicina terra di Toscana. “Mi raccomando, domani vogliamo tornare a vedere una freccia eugubina al centro del tasso”, s’è lasciato scappare il sindaco Filippo Mario Stirati a margine della conferenza stampa di presentazione del Palio. “Questa manifestazione, che ha saputo fronteggiare e andare oltre persino alla pandemia (il Palio della Balestra è uno dei pochissimi eventi che si sono disputati sia nel 2020 che nel 2021), è motivo di grande valorizzazione di un contesto storico davvero unico nel suo genere. Sancisce un legame importante tra le due città di Gubbio e Sansepolcro, e soprattutto meriterebbe una menzione particolare all’interno dello Statuto Comunale, solo per il fatto di aver tenuto in vita questa grande tradizione per così tanti secoli. Il drappo realizzato da Lucia Angeloni rimanda a un simbolo della città, vale a dire il famoso “Ovo” posto tra i due buchetti, e quest’anno in qualche modo da origine a un significato tutto particolare. Da parte mia un sentito grazie va alla Società Balestrieri per la caparbietà e la costanza con la quale si prodiga in tanti ambiti, rendendo merito e valore alla storia cittadina”.

LAVORI CHE ACQUISTANO VALORE. Alla presentazione del Palio 2023 era presente anche l’Assessore alla Cultura, Giovanna Uccellani. “C’è una collaborazione intensa e proficua con la Società Balestrieri, che davvero lavoro “col cuore” dando tutta se stessa per la buona riuscita dell’evento. Anche quest’anno possiamo ammirare una realizzazione artistica bellissima, che peraltro trae linfa dal passato, essendo stati tanti i grandi artisti che hanno prestato la loro opera per rendere ancora più unica ogni singola edizione. Sono lavori che acquistano valore col tempo e ci sentiamo davvero onorati di aver potuto godere della bravura della prof.ssa Angeloni, che ha saputo interpretare mirabilmente il senso più profondo del suo lavoro”.

  • La firma del Palio da parte dell’artista Lucia Angeloni

L’UOVO COME “RINASCITA”. Chiamata in causa da sindaco e assessore, l’artista Lucia Angeloni ha ringraziato per le belle parole, oltre ad aver tradito un pizzico di emozione quando il presidente della Società Balestrieri di Gubbio Marcello Cerbella ha ricordato l’indimenticato papà Aldo, a sua volta balestriere. “Facile farsi prendere dall’emozione quando si ricordano persone così care. Il legame con i Balestrieri per me è sempre stato forte e in qualche modo sapere di aver potuto realizzare questa opera è qualcosa che mi rende davvero orgogliosa e onorata. Quello che ho voluto tradurre all’interno del drappo è un significato che parte proprio dall’uovo, riprendendo quello realizzato da Mirella Bentivoglio. L’uovo è stato utilizzato da tantissimi artisti di epoche vicine e lontane: è simbolo di vita, rinascita e fecondità, ed è intrigante la costruzione geometrica a quattro punti che ha permesso di arrivare a delineare sezioni ben distinte, ma legate da una precisa continuità. All’interno hanno trovato spazio i colori delle due città, oltre all’oro a voler simboleggiare il valore della vittoria. Quattro è il numero ricorrente, come gli elementi vitali, e per questo mi piace pensare che questo Palio possa rappresentare una rinascita definitiva dopo il periodo della pandemia”.

Il Palio realizzato da Lucia Angeloni