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San Giovanni sotto l’attacco dei vandali, l’Associazione Quartiere San Giuliano sporgerà denuncia

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Una delle pietre sfregiate dai vandali in piazza san Giovanni

Lascia sgomenti l’ennesimo episodio di vandalismo che ha interessato piazza san Giovanni, peraltro interessata nelle scorse settimana da un intervento di restauro e di riqualificazione che aveva visto coinvolte, oltre all’Associazione Quartiere San Giuliano, anche associazioni locali e giovanili. Da ieri sono comparse nuove scritte a mo’ di sfregio su lampioni, pietre e portoni che si affacciano sulla piazza, così come sono stati arrecati danni ai bagni pubblici, anch’essi di recente ammodernati. “La misura è colma e ci chiediamo quante altre volte dovremmo assistere a un simile spettacolo”, spiega Francesco Pascolini, presidente dell’Associazione Quartiere San Giuliano. “Si fatica a trovare le parole giuste per commentare questi episodi, che manifestano un disagio al quale non si riesce a porre rimedio. È evidente che chi ha imbrattato la piazza lo ha fatto senza una finalità, ma unicamente per il “gusto” di sfregiare un bene pubblico e di tutti. È quasi una sorta di rivendicazione del proprio spazio, del proprio territorio: nel tempo il centro storico è andato svuotandosi, la piazza stessa ha perso quel carattere di luogo di aggregazione dei residenti divenendo uno spazio per molti giovani che arrivano dalla periferia, e che come tali quasi sentono il bisogno di rivendicare uno spazio tutto proprio. Non trovo altra spiegazione, anche perché non credo ce ne siano di altre. È una bravata senza un fine specifico, ma che comporta un danno per la collettività suscitando in tutti noi cittadini tanti interrogativi”.

IPOTESI VIDEOSORVEGLIANZA. L’Associazione Quartiere San Giuliano lunedì sera si ritroverà per un direttivo fissato da tempo, ma che diventa quanto mai urgente pensando all’ennesimo episodio di sfregio subito dalla piazza. “Di sicuro l’argomento verrà trattato con tutta l’attenzione che merita. Da parte mia posso solo dire che da tempo avevamo avanzato l’ipotesi di predisporre un piano di videosorveglianza, stanchi nel dover constatare a più riprese il ripetersi di certi episodi. Il piano era stato temporaneamente sospeso dopo che l’Amministrazione Comunale si era impegnata a prospettare l’installazione di un circuito di telecamere in tutto il centro storico, parallelo a quello per il monitoraggio del traffico, che di fatto ci hanno consigliato di prendere tempo. Avevamo anche un’azienda che si sarebbe offerta per venire incontro alle nostre richieste, con i Carabinieri a loro volta disposti a monitorare h24 la piazza attraverso i filmati. Credo che i fatti accaduti in queste ore ripropongano il tema sotto la lente d’ingrandimento, e credo anche che un impianto di videosorveglianza possa rappresentare una soluzione immediata e ormai inevitabile, tale da scoraggiare certe bravate”.

DENUNCIA CONTRO IGNOTI. Oltre al dispiacere per aver visto andare in fumo gli sforzi fatti durante l’estate per ripulire la piazza, Pascolini trova anche un altro motivo per dispiacersi della situazione che si è manifestata agli occhi della collettività: “Si avverte forte un senso di disagio, specie nelle nuove generazioni, che comporta una riflessione attenta da parte di tutte le componenti cittadine. Abbiamo alcuni indizi che potrebbero aiutarci a risalire ai colpevoli, nelle prossime ore come Associazione sporgeremo denuncia contro ignoti ma sappiamo perfettamente che episodi come questi diventano difficili da prevenire, proprio perché è difficile riuscire a entrare in relazione con coloro che oggi frequentano determinati spazi. È un problema della società moderna che comincia ad avvertirsi anche a Gubbio. L’isola felice nella quale pensiamo di abitare, evidentemente, poi tanto più felice non è. Da parte nostra non verrà mai meno l’impegno per promuovere i rapporti tra i cittadini, ma certamente questi fatti dimostrano che esistono tante problematiche sulle quali non è più possibile chiudere gli occhi”.