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L’ex Acori sfida il Gubbio: “Non mi basta il pari”. Col Rimini tornano Casiraghi, Conti e Casoli

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Acori durante la conferenza stampa di presentazione della gara col Gubbio (Icaro Sport)

La buona notizia è il ritorno di Casiraghi, la cattiva è che di fronte c’è quel Leo Acori che certamente vorrà tirare un brutto scherzo a quei dirigenti che senza troppi complimenti il 2 maggio 2015 decisero di mandarlo a casa dopo la sconfitta casalinga con la Pro Piacenza, senza sapere che quella decisione sarebbe poi costata cara al Gubbio (ai play-out col Savona, con Bonura in panchina, arrivò una tremenda e clamorosa retrocessione). Gubbio-Rimini suscita tante emozioni e torna dopo 15 anni da quella finale play-off (era il 1° giugno 2003) che vedeva sulla panchina biancorossa proprio il tecnico di Bastia Umbra. Acori nella vigilia ha comunque avuto parole di grande affetto per la tifoseria: “Quando nel 1998 vincemmo il Campionato Nazionale Dilettanti con 5 gare d’anticipo fu meraviglioso, e ricordo che anche l’anno dopo in C2 sfiorammo i play-off. Il mio ritorno nel 2014 è coinciso invece con un girone d’andata straordinario, seguito poi da un ritorno in cui ci fu un crollo per altri motivi di cui oggi non voglio parlare. Onestamente non so se con me in panchina il Gubbio quel play-out l’avrebbe perso, ma ormai ha poco senso parlarne”.

GIOCARE PER VINCERE. L’attualità propone una gara a cui chiedono tanto entrambe le formazioni. “Il Gubbio è forte – riprende Acori – ha battuto la Fermana che poi ha battuto a sua volta Pordenone e Vicenza. Siamo entrambe a 8 punti, abbiamo tutte da chiedere tanto a questi 90’. Dovremo giocare con grande personalità per puntare alla vittoria”. Ripartirà dal 4-4-2 (per alcuni 4-4-1-1) proposto al debutto col SudTirol: “In questo momento è il modulo che più si addice a questo gruppo. Prima o poi cercheremo di tornare al 4-3-3”. Torna Volpe dalla squalifica e sarà lui ad agire in tandem con Candido: “Mi aspetto una partita bloccata all’inizio, ma mi auguro poi da parte nostra coraggiosa. Se andassimo a Gubbio a giocare per il pari sarebbe un problema tornare anche con un solo punto. Mi auguro solo di trovare un terreno asciutto, perché se dovesse piovere il “Barbetti” è piuttosto pesante e potrei anche cambiare interpreti a seconda delle condizioni che troveremo”.

DUBBIO CASIRAGHI E CONTI. In casa rossoblù si resta in attesa di capire se Casiraghi potrà essere della partita dal 1’ o se il suo sarà eventualmente solo un impiego part time. Il giocatore risulta regolarmente nell’elenco dei convocati al pari di Casoli, ormai recuperato dopo l’infortunio rimediato con il SudTirol. Se venisse confermata la “regola” dei quattro fuoriquota i giovani potrebbero essere Marchegiani, Tofanari (favorito su Schiaroli), Massimo Conti (che risulta anch’esso tra i convocati ma potrebbe sedere in panchina) e Plescia. Non dovesse farcela Casiraghi, oltre all’opzione Campagnacci c’è anche l’ipotesi di vedere Battista alle spalle delle due punte, altrimenti se dovesse servire un quarto giovane c’è sempre Lo Porto da schierare al posto di Pedrelli. Si gioca domani alle 14,30.