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Piazza Quaranta Martiri, il rinvio del mercato fa discutere. Italia Nostra vuole evitare tagli indiscriminati

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Quelle strisce biancorosse a “difesa” dei giardini di piazza Quaranta Martiri fanno ancora bella mostra di sé a poche ore da quando, domani mattina, la stessa area si sarebbe dovuta riempire di bancarelle per il consueto appuntamento del martedì con il mercato. Non accadrà perché in attesa di un sopralluogo per verificare lo stato delle piante e degli alberi il sindaco Filippo Mario Stirati ha deciso di chiudere la zona per motivi di sicurezza, comunicando la notizia alle associazioni di competenza telefonicamente e senza l’ausilio di comunicati ufficiali. Una situazione che ha suscitato la reazione di Fiva Confcommercio Umbria, che si è attivata anche con la Polizia Municipale per capire meglio come si è arrivati a questa decisione. Mauro Fortini, presidente di Fiva Confcommercio Umbria, al riguardo ha spiegato che “non c’è stata alcuna comunicazione scritta e nessun documento da parte della Giunta Comunale eugubina che attesti questa decisione. Restiamo in attesa di capire cosa stia accadendo: se è una decisione di ordine pubblico non si può far niente. Se invece, come temuto, è stato deciso di fare una verifica degli alberi proprio il giorno del mercato sopprimendolo, ritengo che gli ambulanti vadano tutelati e che vengano messi nelle condizioni di poter allestire il consueto mercato settimanale”.

ALBERO MALATO.  In merito alla situazione degli alberi dei giardinetti di piazza Quaranta Martiri, con una nota il presidente del comitato locale di Italia Nostra, dott. Ubaldo Emanuele Scavizzi, ha spiegato che “la pianta crollata a terra era visibilmente oggetto di un attacco fungino alla base del tronco già da qualche anno e avrebbe dovuto essere soggetta alle cure del caso, prima che la situazione si aggravasse irrimediabilmente. È evidente che la manutenzione di una così importante area verde, che si ricorda è sottoposta a vincolo paesaggistico, monumentale ed archeologico ex D.L. 42/2004, per legge, deve essere oggetto di un vero e proprio progetto, soggetto a parere preventivo della competente Soprintendenza, che preveda manutenzione straordinaria, censimento e monitoraggio dello stato di salute delle essenze arboree presenti, potature e tagli solo ove strettamente necessario, rotazione e reimpianto con specie idonee degli esemplari morti o malati, corrette modalità di utilizzo di aiuole e spazi pedonali. Per questo, vanno cercati con convinzione finanziamenti adeguati, perché si tratta della manutenzione di una parte del Centro Storico, risalente agli anni ’80 del diciannovesimo secolo e per questo oggetto di tutela ex lege”.

NO ALL’ELIMINAZIONE. “Le piante – prosegue la nota – richiedono tempi e modalità di intervento che non possono adattarsi a mere esigenze logistiche o di bilancio. Lo stato di manutenzione dei giardini pubblici di Piazza Quaranta Martiri, vera e propria carta d’identità della città per chi arriva da fuori, è da anni in una condizione deprecabile, come tutti possono facilmente verificare. Dopo i recenti fatti dei giorni scorsi, non è più rinviabile quanto sopra esposto e ci si augura anzi che l’evento rovinoso che ha coinvolto un solo esemplare, per di più malato, non venga preso a pretesto per eliminare, dopo una sbrigativa perizia fatta in casa, tutti gli esemplari monumentali di rilievo che danno ai giardini quella storica conformazione che generazioni di eugubini hanno conosciuto. In questo senso, i numeri in vernice con cui tutti gli esemplari più significativi sono stati già marcati, non lasciano presagire nulla di buono, salvo auspicabili smentite. Si ritiene che una temporanea interdizione della zona al passaggio che dovesse durare anche qualche decina di giorni, sia più che accettabile, se finalizzata ad una operazione di corretta ed attenta valutazione della situazione in atto e che, specie nel caso specifico, la fretta non debba essere il faro principale che guidi l’operato delle pubbliche amministrazioni”.