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Colognola, la discarica porta nuovi guai

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La discarica di Colognola

Proteste e situazioni che creano allarme e polemiche attorno alla discarica di Colognola, che si porta dietro problemi ambientali e di gestione ormai da lunghi anni con risvolto anche giudiziari. Le famiglie della zona sono insorte nuovamente perché “la ripresa dei lavori consente una maggiore capienza degli sversamenti”. Vengono chieste indagini incrociate e verifiche approfondite, sollecitando gli organi di controllo a intervenire. E’ spiegato tutto in un’accorata missiva resa pubblica dai residenti e indirizzata al sindaco Filippo Mario Stirati, al servizio ambiente della Regione, al Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, al servizio igiene della Usl e all’Arpa Umbria. “Per anni – viene evidenziato nell’esprimere una forte preoccupazione – ci siamo fidati dei dati forniti dal Comune, in base ai quali la discarica avrebbe raggiunto il punto di saturazione nel corso del 2018. I nuovi rilievi commissionati dal Comune hanno invece accertato, in maniera sbalorditiva, ulteriori 100mila metri cubi di spazi senza la necessità di ricorrere ad ampliamenti. Si tratta di una mole enorme di nuova spazzatura”. L’Amministrazione Comunale ha preso posizione rettificando le  cifre: “Uno studio esterno incaricato dal Comune ha accertato che la discarica  di Colognola, in una prospettiva di utilizzo, ha ancora uno spazio  di ampliamento di circa 10mila metri cubi e non di 100mila metri cubi come erroneamente riportato”.

VECCHIE STORIE. Le famiglie dei dintorni, che in passato hanno più volte sottolineato le condizioni di insalubrità per i maleodori, ricordano come sulla discarica siano in corso dei procedimenti penali che coinvolgono l’amministrazione comunale e questo rafforza, come riportano nella nota, la richiesta di verifiche approfondite per fare luce sulle situazioni attuali e del passato, tanto a livello ambientale quanto amministrativo. Le vicende su Colognola partono, infatti, da lontano, ricordando i precedenti interventi degli organi di controllo e le situazioni contabili che hanno fatto discutere. Nel dibattito politico c’è un duro confronto da anni sul fatto che la discarica viene considerata un vero bancomat per le amministrazioni comunali di turno, con i soldi ricavati spesi in passato per gli interventi più disparati, anche finalizzati a coltivare il consenso, meno che per il riambientamento della zona che è ormai finita fuori controllo.

DUELLO POLITICO. Su Colognola c’è stato in questi ultimi un duello rusticano tra i politici: la Giunta Stirati ha denunciato come con Goracci sindaco sulla discarica siano state fatte operazioni considerate da molti quanto meno “ardite”, prevedendo incassi dal conferimento di rifiuti spesso per far quadrare i conti a fine anno e senza poi entrate reali, oppure introiti inizialmente particolarmente cospicui destinati per lavori pubblici e altro senza reinvestirne sul luogo.