Home Attualità Tre frazioni rivendicano l’acquedotto: “Non si può andare avanti con le autobotti”

Tre frazioni rivendicano l’acquedotto: “Non si può andare avanti con le autobotti”

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L'incontro del sindaco Filippo Mario Stirati con gli abitanti di Colonnata, Mengara e Valdichiascio

Un acquedotto per le frazioni di Colonnata, Mengara e Valdichiascio dislocate lungo il popolare Sentiero francescano della pace. Sono interessate una quarantina famiglie che ormai da lunghi anni denunciano il preoccupante isolamento che si traduce principalmente nella carenza di infrastrutture primarie, quali appunto il servizio idrico oltre a quello di fornitura del gas. Il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, ha incontrato, venerdì scorso, i residenti di queste zone e gli è stata rappresentata senza tanti giri di parole la problematica che condiziona pesantemente la qualità della vita a fronte del ripopolamento in corso negli ultimi anni. Queste località risultano rianimate dalla presenza delle famiglie – è stato fatto presente a Stirati – contrariamente a quanto invece sta avvenendo in altre zone di campagna lasciate all’abbandono per cercare condizioni generali migliori in un territorio vastissimo (525 chilometri quadrati, il settimo d’Italia per estensione). Nonostante questo, gli abitanti delle tre frazioni sono costretti ad approvvigionarsi a loro spese mediante il ricorso alle autobotti. Il disagio si aggiunge all’aggravio economico che ricade su queste famiglie che in più di un’occasione hanno lanciato appelli ricevendo soltanto promesse dal politico di turno. Ora Stirati ha preso impegni precisi con tanto di scadenze.

“Una battaglia questa per l’acqua – dice Valeria Passeri, il legale che tutela i residenti – che le quaranta famiglie eugubine stanno portando avanti dagli anni Ottanta senza essere mai state ascoltate. Sembra finalmente che il grave disagio stia evolvendo verso la tanto auspicata soluzione che francamente non può attendere oltre”. Il sindaco si è presentato all’incontro a Colonnata con i tecnici del Comune impegnandosi solennemente per la costruzione di un acquedotto prevista per il 2020 con il coinvolgimento degli organismi regionali Auri e Umbra Acque, chiamate ciascuna a fare la propria parte. Sulla questione c’è stata una forte sensibilizzazione nei confronti del sindaco, anche da parte di consiglieri regionali (proviene per esempio da Colonnata Andrea Smacchi del Pd) come Valerio Mancini della Lega che si è interessato della situazione rivolgendo un forte appello a Stirati. “Siamo convinti – spiegano i residenti dopo l’incontro con il sindaco – che l’amministrazione comunale metterà in cantiere questa opera tanto utile quanto urgente. E’ a rischio l’economia agrituristica ricettiva e la permanenza di quanti vivono e lavorano in queste zone. Saremo vigili e irremovibili nel vedere soddisfatto il nostro diritto all’acqua”.