
“Fucilino” se n’è andato. Si è spento questa mattina all’ospedale di Perugia vittima del coronavitur. Vincenzo Pasqua, per tutti anche “Enzino”, aveva 76 anni ed è considerato tra i grandi attaccanti della storia del Gubbio. Ha giocato con i rossoblù per due stagioni nel 1969-70 con la squadra appena promossa in Serie D, e nella stagione successiva segnando 19 reti con 4 doppiette il primo anno e 8 gol con una doppietta in quello seguente. La sua prima rete col Gubbio porta la data del 9 novembre 1969 al “San Benedetto” contro il Progresso Castelmaggiore che vinse 2-1.
Ha avuto due presidenti, dapprima Pietro Barbetti e poi Giuseppe Vispi appena trentaquattrenne, con Paolo Pozzolini direttore sportivo che l’ha portato a Gubbio. Pasqua era considerato attaccante di buona tecnica, veloce e con fiuto del gol. Aveva proseguito l’attività calcistica amatoriale anche una volta appese le scarpette al chiodo, partecipando a tornei con ex calciatori del Perugia quali Mario Cartasegna, Gianni Troiani e Claudio Tinaglia, coinvolgendo sempre più amici nella sua passione calcistica. Memorabili le sue sfide nell’impianto di Pian di Massiano e poi nel campetto della famiglia Campanile.
Non perdeva occasione per tornare quando c’erano iniziative con le vecchie glorie, come nel 2000 in occasione del “Novantesimo rossoblù”, l’amichevole organizzata per i 90 anni del club. Si ricorda lo striscione che i tifosi eugubini gli avevano dedicato dopo un 4-0 al Grosseto in casa l’8 marzo 1970: “Dio perdona, Fucilino no”. Il capitano di quella squadra era Renzo Cenci che ha voluto salutarlo così: “Questo è un giorno molto triste. Dopo Ringo Berrettini, scomparso nei mesi scorsi, è un altro grande amico che se ne va. Non riesco a credere a tutto questo. Peccato. E’ un altro grande pezzo di noi, della nostra vita, dei nostri ricordi, della nostra giovinezza, che se ne va. Facciamo di tutto per stare vicini alla sua famiglia. Sono distrutto”.