Home News Un bel Gubbio impone il pari al Perugia: al “Curi” finisce 0-0

Un bel Gubbio impone il pari al Perugia: al “Curi” finisce 0-0

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Foto Roberto Settonce

PERUGIA – GUBBIO 0-0
PERUGIA (3-5-2): Fulignati 6,5; Sgarbi 6 (32’ st Kouan 6), Angella 6, Monaco 6; Rosi 5,5, Moscati 6 (13’ st Dragomir 5,5), Burrai 6,5, Sounas 5,5 (32’ st Crialese 6), Favalli 5,5 (13’ st Elia 6); Melchiorri 6, Minesso 5,5 (20’ st Bianchimano 6). A disp.: Baiocco, Bocci, Tozzuolo, Cancellotti, Vanbaleghem, Falzerano, Lunghi. All.: Caserta 5,5.
GUBBIO (4-3-1-2): Cucchietti 6,5; Cinaglia 6 (13’ st Munoz 6), Uggè 6,5, Signorini 6, Ferrini 6,5; Malaccari 7, Megelaitis 6,5, Oukhadda 6,5; Pasquato 6,5 (44’ st Lovisa sv); Gerardi 6 (22’ st De Silvestro 6), Gomez 6. A disp.: Zamarion, Montanari, Migliorelli, Sorbelli, Gaia, Pellegrini. All.: Torrente 7.
ARBITRO: Bordin di Bassano del Grappa 5,5.
Guardalinee: Caso e Pellino.
Quarto uomo: Pashuku.
NOTE: gara disputata a porte chiuse. Ammoniti: Sgarbi (P), Elia (P), Gomez (G), Ferrini (G). Angoli: 7-5 per il Perugia. Recupero: pt 1’, st 4’.

PERUGIA – Grande con le grandi, piccolo con le piccole. È ciò che sin qui ha raccontato la stagione del Perugia, che non va oltre lo 0-0 nella straregionale contro il Gubbio che al contrario dimostra una volta di più di sapersi esaltare proprio nelle condizioni più estreme. Perché nella giornata in cui Torrente deve rinunciare a Formiconi e Sainz-Maza i rossoblù tornano dal “Curi” con un meritato punto in tasca. Una prestazione di sostanza, attenta e accorta nella prima ora di gioco, ficcante e propositiva nell’ultima mezzora nella quale i padroni di casa hanno vacillato, tanto da vedersi costretti a rintanarsi spesso nella propria metà campo. Un passo avanti deciso per un Gubbio che continua a manifestare segnali incoraggianti, benché la classifica resti ancora deficitaria.

PASQUATO CI PROVA. Il 4-3-1-2 col quale Torrente si presenta al cospetto della seconda della classe va nel solco delle attese: il rientro di Megelaitis in mezzo al campo è la vera novità di giornata, con Malaccari e Oukhadda schierati ai suoi lati. Il 3-5-2 del Perugia è un inno alla solidità (appena due le reti subite nelle ultime 7 uscite) ma difetta qualcosa negli ultimi 16 metri, anche perché non c’è Murano e la scelta di affiancare Minesso nel tandem con Melchiorri non paga dividendi. La spinta dei biancorossi in avvio è continua, ma sterile: Cucchietti deve sbrigare un paio di pratiche sui tentativi proprio di Minesso (servito sempre da Favalli), mentre dalla parte opposta Ferrini incorna bene sull’invito di Pasquato dalla bandierina, mancando la porta di un soffio. L’unico vero pericolo il Gubbio lo corre al 33’ sulla punizione calciata da Burrai e il colpo di testa di Sgarbi che chiama Cucchietti alla risposta di puro istinto. Megelaitis nel finale serve una bella palla per Pasquato che calcia forte ma alzando troppo la parabola, e così la prima frazione si chiude a reti bianche. Nella ripresa inizia forte il Perugia con Sounas che chiama ancora Cucchietti alla deviazione sulla sua conclusione dal limite, ma il Gubbio è desto e con Malaccari, servito da Gerardi, impegna Fulignati con una botta dai 20 metri, deviata in corner. Melchiorri, sin lì abulico, si sveglia al 12’ e di testa per poco non buca Cucchietti sugli sviluppi dell’ennesimo corner. L’attaccante poi veste i panni dell’uomo assist per il neo entrato Bianchimano che al 25’ insacca la sfera, ma facendosi cogliere abbondantemente al di là dell’ultimo difensore eugubino. Al Perugia, che pensava forse a un copione più semplice e privo di preoccupazioni, nel finale mancano le forze: il Gubbio prende in mano la situazione, comincia a far girare la palla fino ad obbligare i perugini a inseguirla in ogni zona del campo. Alla mezzora i rossoblù avrebbero persino da recriminare per un intervento in area di rigore di Rosi ai danni di Oukhadda sul quale il direttore di gara decide di fischiare fallo alla mezzala eugubina, che pure sembrerebbe subire la trattenuta da parte del difensore biancorosso. Il solito Pasquato nel finale scalda le mani a Fulignati prima dell’ultima Ave Maria perugina affidata a Dragomir, che da buona posizione alza troppo la parabola. Finisce 0-0 e al Gubbio, tutto sommato, va benone così: 5 punti nelle ultime tre uscite e un recupero (mercoledì con la Triestina) da sfruttare per accorciare il gap dalla zona salvezza.

Le azioni salienti di Perugia-Gubbio 0-0

Megelaitis in azione al “Curi”