Home Attualità Nuovo distributore sulla Pian d’Assino a ovest: 8 consiglieri di maggioranza chiedono...

Nuovo distributore sulla Pian d’Assino a ovest: 8 consiglieri di maggioranza chiedono di convincere gli imprenditori marchigiani a rinunciare

723
0
Un'immagine dell'area dov'è prevista la nuova stazione di servizio lungo la Variante della strada statale Pian d'Assino verso ovest

Continua a far discutere maggioranza e minoranza la nuova stazione di servizio lungo la Variante della strada statale Pian d’Assino a ovest, davanti il distributore Ip già Tamoil. Un gruppo di residenti della zona di via del Bottagnone ha parlato con il sindaco Filippo Mario Stirati e l’ex sindaco Orfeo Goracci ha presentato un’interrogazione urgente. Oggi hanno preso posizione otto consiglieri di maggioranza: Alessio Bazzurri, Mattia Martinelli e Marco Morelli di Scelgo Gubbio, Riccardo Biancarelli, Alessandro  Brunetti e Rita Cecchetti del Gruppo Misto (non compaiono Giovanni Manca e Giorgia Vergari che sarebbero tornati in accordo con i LeD perché pronti a ottenere un assessorato proprio dopo un’intesa con il movimento nel quale sono stati eletti), Lorena Anastasi e Francesco Zaccagni dei Socialisti Civici Popolari.

“Dopo esserci chiaramente esposti nei confronti del sindaco Stirati e del  vicesindaco Alessia Tasso – scrivono gli otto consiglieri comunali di maggioranza -, per ricordare ciò che è previsto nel Programma Elettorale in  merito all’impegno a sostenere la vocazione turistica e il rispetto ambientale per il presente e  futuro di Gubbio, apprendiamo amareggiati che, nel corso dell’ultima seduta della  Commissione Edilizia del 15 dicembre scorso, è stato dato parere favorevole riguardo  all’impatto visivo che il nuovo distributore di carburanti avrà sul centro storico, avviando così di fatto l’iter per il rilascio del relativo permesso di costruire.  Apprendiamo, altresì, che il voto è stato tutt’altro che unanime, con la netta  contrapposizione alla realizzazione dell’opera da parte di ben due commissari, che ha  generato una discussione interna piuttosto articolata ed accesa sull’opportunità o meno di  dare parere favorevole.  Con il presente comunicato intendiamo ribadire la nostra totale contrarietà ad ogni opera  che vada a compromettere la visuale sulla parte monumentale della città all’interno della  circonvallazione originaria, convinti invece che operazioni come quella in oggetto  abbiano un senso e sicura utilità nei tratti della strada statale 219 Pian d’Assino più periferici, dove le giuste  aspettative degli imprenditori possono trovare soddisfazione senza andare in contrasto con  la comunità. Se trent’anni fa una Giunta Comunale ha impedito la realizzazione di un impianto  identico proprio per l’impatto visivo, non comprendiamo come sia possibile in tempi di  maggiore sensibilità ambientale stendere un tappeto rosso a progetti del genere.  Tale decisione contrasta chiaramente con quanto indicato nel comma 6 dell’articolo 107 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale, secondo cui gli impianti di distribuzione dei  carburanti non devono impedire, neanche parzialmente, la vista dei beni di interesse storico,  artistico, architettonico o contesti di valore ambientale, né costituire elemento di  sovrapposizione e di interferenza con particolari aggregati urbani di pregio ambientale.  Pertanto, proprio a sostegno del nostro programma elettorale, incentrato sulla tutela e sulla  sostenibilità ambientale e paesaggistica, chiediamo il totale rispetto di questi punti cardine  in tutte le situazioni possibili.  Infine, veniamo alla questione strettamente politica: siamo delusi e dispiaciuti riguardo alla  gestione del tema portata avanti dal vicesindaco Tasso, assessore all’Urbanistica e  all’Ambiente, la quale pur essendo venuta a conoscenza della pratica in tempi  abbondantemente precedenti all’avvio dell’iter non ha ritenuto di doverla condividere con  la sua maggioranza. Una condivisione che in tempi non sospetti avrebbe garantito la  possibilità di trovare sicuramente soluzioni urbanistiche e posizionamenti molto meno  impattanti ed avrebbe evitato l’inquietudine di numerose famiglie della zona.  Alla luce di tutto ciò affermiamo comunque che nulla è perduto e preghiamo sindaco e  vicesindaco, nel rispetto dei poteri loro conferiti dalla legge, di esercitare una moral suasion sugli attori in campo per cercare di ottenere un finale alternativo a questa vicenda  che rischia di diventare una vera e propria ferita perenne per la città”.