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Torrente cavalca il sogno: battere la Virtus Entella per volare

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Il tecnico Vincenzo Torrente al lavoro (foto As Gubbio)

Arriva al “Barbetti”, oggi sabato 18 settembre alle ore 17.30, la Virtus Entella che è retrocessa dalla Serie B e vuole tornarci subito. Ma il Gubbio è prontissimo a inseguire le proprie forti ambizioni, dare continuità ai risultati positivi (5 punti in 3 gare) e tenere la porta chiusa (il ventunenne Ghidotti imbattuto nei professionisti come Lanni del Siena).

Torrente fa sognare dopo aver cambiato passo rispetto a un anno fa quando i rossoblù partirono con appena 2 punti in 6 turni. Oggi è tutta un’altra storia. Da quando Notari ha parlato apertamente di promozione, ecco la migliore risposta tra 16 acquisti e le risposte sul campo. Soltanto con Magi nel 2016, con la squadra appena tornata in C, ci fu nel primo trittico una partenza migliore con 7 punti, come viatico eccellente per poi raggiungere i playoff.

L’Entella è reduce dal successo per 2-1 a Cesena mercoledì scorso in Coppa Italia con la coppia Morosini-Magrassi sugli scudi, in particolar modo il centravanti protagonista con un assist e il gol al 93′ che ha dato la qualificazione ai liguri.

“Ci tocca un altro avversario di valore assoluto – dice Torrente – in questo avvio di campionato molto impegnativo contro squadre importanti. Vogliamo andare avanti con la stessa carica che ci ha portato a fare delle buone prestazioni e dei buoni risultati. L’Entella è forte, ha giocatori di qualità specie in attacco e non nasconde i propri obiettivi”.

Arbitra Paride Tremolada di Monza, al quarto anno in Lega e con l’unico precedente bene augurante del 2018-2019 con la vittoria per 1-0 sulla Vis Pesaro.

L’ambiente rossoblù piange la scomparsa del dottor Renato Rialti, stroncato da un malore improvviso ieri mattina a 71 anni dopo una vita da ginecologo ospedaliero e legatissimo al Gubbio come dirigente oltre che nello staff medico. Oggi avrebbe seguito la squadra come sempre in tribuna. Verrà osservato un minuto di silenzio Lascia la moglie Anna, i figli Roberta e Luca, i nipoti e il genero Marco Bonura allenatore del Follonica Gavorrano in Serie D girone E che seguiva da vicino fin da quando era giocatore rossoblù.