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Gubbio, troppi cartellini

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Piero Braglia

Ha lasciato il primato, che adesso il Cesena ha raggiunto accanto all’Entella, restando nella scia a un punto assieme alla Reggiana dopo averci capito poco al “Manuzzi” perché la brutta partenza ha condizionato tutta la partita. Le ripercussioni per il Gubbio, al di là della classifica sempre buona, sono pure peggiori perché Piero Braglia si è fatto espellere, e sarà costretto in tribuna contro la Recanatese domenica prossima 13 novembre al “Barbetti” (ore 14.30), dopo che analoga sorte è toccata nell’ordine al preparatore atletico Vito Barberio e all’attaccante Federico Vazquez. Cartellini gialli e rossi si stanno rivelando dei limiti e grossi pericoli. Gli oltre cinquecento hanno comunque applaudito la squadra che sta facendo un percorso da protagonista con otto vittorie in dodici giornate e tre sconfitte.

C’è da ragionare sul fatto che due sole volte, proprio contro Cesena ed Entella date per grandi favorite, si è inceppata la cooperativa del gol (a segno dieci giocatori diversi: nessuno ha fatto meglio nel girone), e con loro sono stati incassati cinque dei nove gol subiti fin qui.

Prima delle tre reti al “Manuzzi”, oltretutto, il Gubbio ne aveva presa soltanto due in trasferta (Fermo e Olbia), aggiungendo le ultime quattro affermazioni esterne e l’imbattibilità dal 23 aprile a Montevarchi. Se il bilancio con le pronosticate big è di un punto (contro l’Entella) giocando due volte al Barbetti (con gli stessi liguri e la Reggiana), vuole dire che serve qualcosa per l’ulteriore salto di qualità. Braglia nella sconfitta a Cesena ha puntato l’indice sull’approccio, per la fatica di entrare in partita e un atteggiamento leggero che ha favorito il potenziale e la determinazione dei romagnoli. Il tecnico ha preso atto di una certa impotenza di giornata senza cercare alibi.