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Vergognoso far transitare gli autotreni verso il ponte a botte. Appelli alla magistratura per le decisioni prese sulla Contessa

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La zona del ponte a botte (Scheggia)

Gli effetti collaterali dei lavori sulla strada statale numero 452 della Contessa continuano a preoccupare e aumentano le problematiche soprattutto per gli eugubini che utilizzano la via alternativa del Bottaccione verso Scheggia e la Flaminia per recarsi o rientrare dall’entroterra pesarese e la riviera.

Sulla vecchia Flaminia, da Pontericcioli alle porte dell’abitato di Scheggia, si assiste a scene vergognose con autotreni, bilici, camion pesanti liberamente in transito che intasano la viabilità perché in alcuni tratti, specialmente in prossimità delle curve in zona ponte a botte, non riescono a passare formando lunghe code con le auto intrappolate.

Gli scenari sono da tregenda e le segnalazioni sono insistenti con proteste e anatemi lanciati mettendo sotto tiro Anas, Regione Umbria e soprattutto la Giunta Stirati per non aver studiato un piano alternativo efficace né aver destinato risorse economiche per creare le condizioni diversificate per il traffico delle auto.

Non c’è stata neanche l’intelligenza di vietare il transito sulla vecchia Flaminia a mezzi di eccessiva lunghezza e pesantezza, proprio perché le caratteristiche della strada non permettono la scorrevolezza e anzi si determinano potenziali pericoli.

C’è chi pensa a esposti denunce alla Procura della Repubblica per sollecitare l’intervento della magistratura affinché venga fatta chiarezza sulle modalità di predisposizione e gestione della situazione originata dal programma di rifacimento del viadotto che fino al 2019 era stato dichiarato Anas sicurissimo e i soliti lavori interni alla galleria. Sono mesi che si evidenzia, anche con le pressioni degli operatori economici della zona e di altri soggetti, che si poteva studiare un piano alternativo verificando la possibilità di una modalità diversa per i lavori come avviene in altri casi, ovvero il rifacimento del viadotto senza interdire completamente il traffico. La magistratura potrebbe intervenire.