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Notari: “Con Braglia ci siamo visti e ora approfondiremo. Annata molto buona con il rimpianto per Chiavari. Arena verso la Serie B”

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Il presidente del Gubbio, Sauro Notari (foto As Gubbio 1910)

Sauro Notari e Piero Braglia si sono ritrovati dopo la delusione per l’epilogo dei playoff a Chiavari, dove la Virtus Entella ha ribaltato il 2-0 del Gubbio al Barbetti vincendo 3-1. Ne parla il Messaggero, nell’edizione umbra di oggi lunedì 29 maggio, con un’intervista al presidente.

I due hanno condiviso l’analisi della stagione e si sono dati appuntamento alla prossima settimana perché in questa appena entrata il tecnico toscano si è concesso una vacanza con la famiglia. La permanenza di Braglia, sotto contratto fino al 2024 insieme al vice Domenico De Simone e al preparatore atletico Vito Barberio, sembra ampiamente possibile anche se intende analizzare con Notari le criticità della stagione, soprattutto la questione dei campi di allenamento dopo i continui viaggi a Umbertide. Il presidente ha tutta l’intenzione di andare avanti con il tandem Braglia e Davide Mignemi, il direttore sportivo che in due anni ha saputo lavorare bene sulla scelta soprattutto dei giovani. Notari si apre alla valutazione dell’annata e alle prospettive anche dei gioielli che hanno mercato.

Più contento o rammaricato?

“Sono soddisfatto di quanto abbiamo fatto e sarebbe stato bellissimo completare l’opera superando il turno. Il rammarico più grosso è aver affrontato la partita di ritorno con l’Entella con le assenze e un episodio che ha influito molto. Hanno pesato l’indisponibilità di Signorini e Morelli, oltre ad Arena. Morelli ha preso il cartellino rosso all’andata mentre il fallo su Spina è stato trattato diversamente: sono stati adottati due pesi due misure. Non l’ho capito l’arbitro, avrebbero dovuto restare in dieci uomini”.

L’aspetto migliore della stagione?

“Quando nel girone di andata abbiamo toccato le prime posizioni in un percorso che è stato complessivamente buono. La parentesi negativa del ritorno che ci ha penalizzato. Tirando le conclusioni abbiamo fatto una buon campionato, il migliore da quando sono presidente. Parlano i numeri che premiano le scelte”.

La valorizzazione dei giovani è un altro fattore positivo?

“Siamo legati agli under anche per il minutaggio e le collegate risorse economiche. Braglia ne ha fatti giocare tanti e li ha sicuramente valorizzati. Abbiamo visto dei giovani veramente bravi, penso a Di Stefano classe 2002, che è emerso strada facendo. L’annata è stata positiva anche su questo e spero che lo sia pure nei prossimi anni”.

Mignemi e Braglia quante possibilità hanno di restare?

“Ho incontrato il mister, ci siamo detti poche parole. Lui andava via una settimana e ci vedremo in quella successiva. Ho percepito che ha voglia di andare avanti, mi ha chiesto di programmare. Poi vedrò il direttore Mignemi quando rientrerà dalla Sicilia”.

Ci sono giocatori intoccabili?

“Ne abbiamo tredici sotto contratto, mentre dieci saranno liberi. Decideremo i piani con l’allenatore. Signorini non si tocca, credo che stia bene con noi. Valuteremo uno per uno, vedremo chi rientra nelle scelte del mister”.

Arena va a Venezia?

“Ho parlato con lui in queste ore, ci sono quattro-cinque società che lo vogliono. Anche il Venezia e non solo. Ce n’è una avvantaggiata che sta in Serie B. Ho detto al ragazzo che non farò nulla per fermarlo, ma lui sa che dobbiamo essere contenti in due. Penso che si farà l’interesse reciproco. Il ragazzo è d’accordo, tra noi c’è sempre stato un ottimo rapporto. Gli ho detto che dovrà avere un buon ricordo di Gubbio”.

Impossibile trattenere Di Stefano?

“Se c’è la possibilità vorrei prenderlo definitivo. Dipende anche dalla volontà e dal destino della Sampdoria”.

Tratterrete Bonini?

“Ci piace e lui sta bene qui, è ragazzo bravo e di valore. L’Entella non l’ha mai considerato, per noi è un punto fermo. Sarà ancora under e pensiamo che possa essere nuovamente un punto fermo”.