Ha vissuto di corsa, Eric Nicchi, e se c’è una cosa che gli si può rimproverare è quella di aver premuto troppo sull’acceleratore in queste ultime settimane. Invero però, se avesse potuto, mai come adesso avrebbe preferito premere il pedale del freno: a correre è stato quel male incurabile che da due anni l’aveva attanagliato, che prima s’era fatto parte quasi al punto da far pensare che fosse scomparso del tutto, salvo poi ripresentarsi beffardo a inizio 2023, proprio quando Eric stava cominciando finalmente a pensare a quel 15 maggio nel quale avrebbe dovuto guidare la corsa nelle vesti di Primo Capitano. Un proposito già rimandato nel 2022, sempre per colpa della malattia, ma che adesso lo renderà vivo per sempre nel cuore dei tanti eugubini che in queste ore lo piangono, consapevoli di aver perso un amico come pochi se ne trovano lungo la via.
Eric Nicchi le ha provate tutte per riconsegnarsi all’affetto dei propri familiari, ma il male ha avuto la meglio. Un male che subdolo s’era insinuato nel 2020, ma che non gli ha mai tolto né il sorriso, né la voglia di vivere. Nelle ultime settimane però il quadro clinico era nuovamente peggiorato, rendendo vani tutti i tentativi di cura. Proprio per questo è stato grande il cordoglio dell’intera comunità eugubina sin dai primi minuti successivi al diffondersi della notizia della sua scomparsa. Anche perché Eric, che tutti avevano ribattezzato “Chico”, era attivo in tantissimi ambiti della vita cittadina: muratore e scalpellino, da decenni iscritto all’Università dei Muratori, era appassionato santubaldaro della manicchia della Case Popolari. Era però anche appassionato di motori, tanto da dilettarsi nel mondo delle competizioni in salita, eredità delle tante edizioni del Trofeo “Luigi Fagioli” vissute sin dai tempi dell’adolescenza, prima come semplice spettatore, poi nelle vesti di pilota. Proprio la gara di casa dello scorso 28 agosto 2022 è stata l’ultima che ha corso, affrontata con la solita allegria e spensieratezza: allora le sue condizioni apparivano visibilmente migliorate e nulla lasciava presagire che i mesi successivi si sarebbero potuti rivelare tanto infidi e maledetti.
“Eric Nicchi: conforme al… paradiso degli eugubini”, qualcuno ha scritto sui social, dove i messaggi di conforto alla famiglia si moltiplicano di minuto in minuto. Per tutti “Chico” è e sarà sempre “il Capitano”: anche se la vita non gli ha dato la giusta ricompensa di fendere la folla poco prima del passaggio dei Ceri, è bello pensare che quel momento vivrà per l’eternità nei cuori di chi ha avuto la fortuna di averlo accanto. Alla moglie Federica, alla figlia Maddalena e al figlio Leonardo la redazione di VivoGubbio rivolge un affettuoso abbraccio e le più sincere condoglianze.
Il saluto a Eric Nicchi della Community Facebook del Trofeo Luigi Fagioli
