“Juventus, un’ossessione italiana” è il titolo del nuovo libro di Massmo Zampini, avvocato romano, tifoso juventino, volto noto della tv (è opinionista Mediaset) e soprattutto del web, dove ha fondato il canale Juventibus in onda tutti i giorni sul circuito Twitch.
Da alcuni mesi il giornalista e forense presenta il suo libro in ogni angolo d’Italia e giovedì 18 aprile farà tappa a Gubbio, alla sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana alle ore 18:30.
A moderare l’incontro sarà il giornalista e direttore di Umbria Tv (nonchè volto ormai assiduo dei talk show di Juventibus) Giacomo Marinelli Andreoli, ed è previsto anche il saluto introduttivo del sindaco (di fede juventina) Filippo Mario Stirati.
Perchè la Juventus sarebbe un’ossessione italiana? E perchè la foto di Sigmund Freud (con la maglia bianconera) in copertina? A spiegarlo è già il sottotitolo del volume: 38 scudetti, 9 consecutivi, 20 anni sotto processo, il calcio rovesciato e il colpevole perfetto.
Zampini – tifoso appassionato ma mai fuori le righe, ironico, salace e spesso critico soprattutto verso l’atteggiamento disfattista e poco gratificato di molti “incontentabili” tifosi bianconeri – analizza come in particolare il mondo mediatico e quello istituzionale abbiano trattato il fattore Juventus nell’ultimo ventennio, da Calciopoli fino al recente procedimento sulle plusvalenze. Vicende giuridicamente paradossali e mediaticamente sovraesposte rispetto analoghi casi finiti in sordina quando non addirittura dimenticati. Una tesi che riprende anche quanto già scritto da Zampini nei precedenti 5 volumi (dedicati spesso alla differente storicizzazione di singoli episodi arbitrali – “er gol de Turone” e il successivo “Er gol de Muntari” – a fronte del silenzio quasi totale su analoghi e spesso più clamorosi torti subiti).
Anche l’Umbria in qualche modo fa da scenario a questo racconto: dalla storica Perugia-Juventus di Collina, giocata su un pantano impraticabile (ed erano gli anni del presunto “sistema Moggi”) fino al recentissimo caso dell’inchiesta su dossieraggio – svolta proprio dalla Procura perugina di Raffele Cantone – da cui è emerso che tra gli intercettati abusivamente, vi erano anche personaggi sportivi, casualmente tutti ricollegabili alla società bianconera.
La lettura dell’intera vicenda è stilisticamente raffinata, ironica e mai sfacciata o faziosa, come dimostra anche quanto scritto nella “quarta di copertina”, parafrasando proprio lo storico inventore della psicanalisi, Freud: “I sentimenti della massa sono sempre semplicissimi e molto esagerati. La massa non conosce nè dubbi nè incertezze. Corre subito agli estremi, il sospetto sfiorato si trasforma in evidenza inoppugnabile, un’antipatia incipiente in odio feroce“.
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