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Addio a Elena Mancini Griffoli: ha reso splendida la Tenuta di Fassia

La tenuta di Fassia

Se n’è andata Elena Mancini Griffoli che ha legato il suo nome alla Tenuta di Villa Fassia. Si è spenta a 93 anni. Lascia i figli Piero, Sebastiano, Giovanni, i nipoti e la famiglia che l’ha sempre sostenuta e accompagnata.

“Elena è stata molto attenta al vivere la comunità non solo a parole, ma anche con atti concreti”, l’ha ricordata così l’ex sindaco Paolo Barboni nel sottolineare come spesso si spese in opere di solidarietà e in azioni di interesse pubblico: “Creò un’associazione con un gruppo di ragazzi israeliani e palestinesi per porre le basi della convivenza, ma fu anche promotrice di numerose iniziative culturali e di interesse storico-artistico”.

Il sindaco Vittorio Fiorucci ha espresso “profonda commozione, a nome mio personale e dell’intera Amministrazione Comunale, con il più sentito cordoglio per la scomparsa di Elena Mancini Griffoli. Seguendo le orme della madre, Nella Cosulich Borletti, che donò alla città il prezioso asilo di Ponte d’Assi, la signora Elena è stata una instancabile animatrice della vita sociale e culturale della nostra comunità. Il suo impegno, sempre generoso e appassionato, ha rappresentato un punto di riferimento per tante generazioni di eugubini. Nel corso degli anni ha promosso numerose iniziative in sinergia con il Comune, con le istituzioni scolastiche, l’Usl e il mondo del terzo settore. Nella sua fattoria didattica e nel centro I Germogli, ha saputo accogliere e coinvolgere bambini, famiglie, scuole, realtà fragili e vulnerabili, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale e naturale del territorio e costruire una comunità più inclusiva e consapevole. È stata per lungo tempo presidente dell’associazione Kt, dedicata alla promozione dello sport per persone con disabilità, e ha sostenuto con determinazione le associazioni per la pace, in particolare Window, accogliendo nella sua tenuta bambini palestinesi e israeliani in un progetto visionario di convivenza e conoscenza reciproca. Un gesto profetico, che ancora oggi parla con forza, in un tempo attraversato da conflitti e divisioni. Elena Mancini Griffoli ci lascia un’eredità importante, fatta di valori, di impegno, di apertura verso l’altro. Lo spirito del dono e dell’accoglienza hanno guidato ogni sua azione: a lei va il nostro più profondo grazie”.