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Adolfo Traversini: “All’ospedale di Branca trattato come una persona da curare e non un numero. Grazie al personale”

L'ospedale di Branca

Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione di Adolfo Traversini:

“Ho sempre sostenuto che fa più notizia un albero che cade rispetto a una foresta che cresce, e così prevenuto mi sono avvicinato a un esame endoscopico all’ospedale di Branca con molta paura dopo una precedente pessima esperienza di Pantalla. Invece, ho avuto subito la sensazione di non essere soltanto un numero e un ticket da pagare ma soprattutto una persona da curare grazie alla disponibilità degli infermieri Alain Orsini e Tiziana Pastorelli. La competenza, capacità e gentilezza della dottoressa Nadia Corazzi hanno fatto il resto e capisci che per fortuna esistono professionalità egregie anche nella struttura pubblica. Grazie, oltre che per la professionalità e capacità tecnica, per avermi trattato da paziente e non da numero”.