Candele accese nel bar al posto della classica illuminazione. Segno dei tempi per la drammatica crisi energetica che si ripercuote sulle famiglie e le attività commerciali e produttive. Al bar Vagnarelli, nella frazione di Cipolleto, hanno pensato soltanto all’escamotage con un tocco di suggestività per fronteggiare il caro-bollette. Ne parla il Messaggero Umbria nell’edizione di oggi, domenica 9 ottobre.
Sono spuntate le candele nel buio trasformando il contesto dalla conclamata luminosità alle atmosfere da pub senza però neanche una lampadina accesa. L’effetto è particolare, il titolare e i clienti ci scherzano sopra e la trasformazione ambientale ha lasciato il segno nel modo di trascorrere le serata.
Sicuramente le luci soffuse delle candele agevolano le chiacchierate smorzando i toni chiassosi favoriti dall’illuminazione a tutta manetta. Per qualcuno è tornare indietro nel tempo, quasi ai tempi delle lampade ad acitilene quando l’energia elettrica doveva ancora prendere il sopravvento diventando dominante nell’evoluzione del progresso.
Quel locale di Marco del “Contino”, dal nomignolo della famiglia che lo gestisce da decenni, è stato investito dallo tsunami del continuo rialzo dei costi per l’energia, come del resto tutte le fasce sociali e particolarmente le attività commerciali e produttive. La situazione sempre più insostenibile deve per forza stimolare la fantasia e indurre a trovare qualche rimedio per la sopravvivenza dell’attività, visto che le bollette allungate dalle cifre incontrollabili mettono a repentagli i sacrifici di una vita. Bar, negozi e attività sono sull’orlo di una crisi irreversibile a cui le istituzioni assistono per ora inermi, sia a livello nazionale che locale vista l’assoluta mancanza di iniziative per trovare e condividere preoccupazioni e soluzioni al di là degli enunciati di principio.
Marco del “Contino” almeno una risposta l’ha trovata da solo, anche se questa forma di difesa appare surreale con le candele che fanno tornare indietro nel tempo.
