L’ex vicesindaco Alessia Tasso, candidata alla successione di Stirati nel giugno scorso, ha formalizzato l’uscita dai Liberi e Democratici (LeD). Ieri sera (mercoledì 27 novembre) ha partecipato all’assemblea del movimento e ha spiegato le ragioni di una decisione inevitabile per quanto si sapeva da tempo e dopo che i LeD insieme a Stirati hanno scaricato su lei le maggiori responsabilità della sconfitta che dopo 78 anni ha consegnato Gubbio alla destra. Stirati e i LeD non hanno fatto la benché minima autocritica per la sonora bocciatura dell’elettorale dell’ultimo quinquennio amministrativo ma hanno cercato un capro espiatorio.
“Con la presente nota – scrive Tasso – intendo comunicare la mia volontà di uscire dal gruppo consiliare Liberi e Democratici. Tale decisione è maturata per una serie di ragioni, sia personali che politiche, che mi hanno portato ad allontanarmi dal movimento Liberi e Democratici dopo le elezioni di giugno 2024 fino ad assumere la decisione di distaccarmene completamente. La consapevolezza, oggi, con il necessario distacco, di quanto successo nella fase di preparazione delle elezioni comunali, della gestione della campagna elettorale, del sostegno ricevuto o non ricevuto in questo percorso, così come quanto è accaduto subito dopo le elezioni comunali stesse, hanno fatto sì che maturasse in me una decisione tanto dolorosa quanto necessaria, consapevole, conseguente e irrevocabile, frutto di settimane di silenziosa riflessione. A oggi considero chiuso il mio impegno e la mia militanza in Liberi e Democratici, progetto politico del quale sono stata fondatrice e interprete per anni e in un progetto civico in generale. La mia volontà per il futuro è quella di rivolgere il mio impegno nell’indispensabile e non più rinviabile azione riformatrice che dovrà investire il Pd eugubino, alla quale vorró dare un contributo. Le recenti elezioni regionali e comunali hanno dimostrato come nel campo del centro sinistra non si possa prescindere da un Pd che sia forte e di riferimento per tutta l’area progressista. Per rendere questo possibile il Pd dovrà affrontare un percorso nel quale si dovrà aprire alla città e a tutti i contributi liberi, costruttivi e positivi di tutto quel popolo di centro sinistra che a Gubbio è ancora la maggioranza degli elettori. È indispensabile oggi che tutte le azioni che saranno messe in campo siano volte al ritrovamento di un fronte dove unità nella pluralità deve essere la base, per evitare che in futuro si ripeta quanto successo a giugno per le elezioni comunali. La mia speranza è che tutti quei cittadini, anche delusi, ma che si ritrovano nei valori del centro sinistra possano ritrovare come me la volontà di mettersi al lavoro per un futuro diverso che è ancora tutto da scrivere”.
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