Sono esasperati i cittadini. Hanno perso la tranquillità e la paura che sta prendendo il sopravvento di fronte all’escalation irrefrenabile dei furti consumati a tutte le ore, con o senza familiari in casa. Non gliel’hanno mandato a dire al sindaco Filippo Mario Stirati convocato d’urgenza giovedì sera nella frazione di Fontanelle – come riporta oggi Il Messaggero -, dove nella sala gremita del centro sportivo ha raccolto i diffusi timori, malumori e perfino l’arrabbiatura per i costi che le famiglie devono sobbarcarsi nel dotare le case dei sistemi di allarme.
Una situazione ormai sempre più fuori controllo a Gubbio, come testimoniato dall’ondata di furti e tentativi che negli ultimi giorni hanno interessato la stessa zona di Fontanelle così come attività commerciali cittadine e altre frazioni specie a est verso l’allacciamento con la superstrada Perugia-Ancona. Stirati, presente con Valerio Piergentili assessore ai Lavori Pubblici, ha cercato di rassicurare sulle iniziative in atto da parte dell’amministrazione comunale per aumentare i livelli di sicurezza. C’è la tendenza a minimizzare sui numeri degli episodi e al contempo c’è però la presa d’atto che il senso di insicurezza è crescente in tutte le fasce della popolazione.
Il sindaco ha fatto riferimento alla documentazione raccolta per la richiesta dell’istituzione di un commissariato di Polizia, pur se le possibilità di accoglimento sono da ritenersi molto basse per un problema di costi e di casistiche nell’ambito territoriale. E’ stata annunciata l’installazione della videosorveglianza che dalla primavera riguarderà piazza Grande e piazza San Giovanni, per poi essere attivata nei punti nevralgici della periferia. C’è poi l’accordo di vicinato votato all’unanimità nell’ultima seduta del consiglio comunale che ha adottato una mozione della maggioranza sostanzialmente identica a quella presentata il 27 novembre scorso dalla Lega e che era stata respinta in aula a palazzo Pretorio il 12 dicembre.
“Intendiamo coinvolgere i cittadini – ha detto Stirati – ma senza confusione sui ruoli. Possono attivarsi le pro loco e le associazioni per dare un supporto con le segnalazioni alle forze dell’ordine”. Il vero nodo è rappresentato dagli organici di carabinieri e vigili urbani che hanno dotazioni organiche insufficienti rispetto al contesto ambientale (circa 600 chilometri di strade interne per un territorio cinque volte Parigi). I carabinieri sono spesso costretti a pattugliare con un solo mezzo, mentre i vigili urbani sono numericamente ridotti ai minimi termini tenuto conto anche delle attività d’ufficio e ispettive.
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