Emergono nuovi particolari sull’indagine condotta dall’Ispettorato del lavoro di Perugia, che sta setacciando documenti e posizioni del personale utilizzato dalla Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, società con il Comune unico socio. Molto ruota attorno alla gestione degli ascensori pubblici in via Baldassini e in via XX Settembre che è affidata a quattro soggetti, tre addetti con partita Iva che dal 2018 verrebbero utilizzati con turnazione e disposizioni come dipendenti a tutti gli effetti ed emetterebbero fatture esclusivamente alla Gubbio Cultura, più un’addetta inserita in quel servizio dopo essere stata reintegrata in organico su disposizione del giudice del lavoro a seguito del licenziamento, sebbene con contratto a tempo indeterminato, quando la società comunale ha perso la gestione dei parcheggi a pagamento a cui lei era assegnata.
La Giunta Stirati sapeva tutto degli addetti con partita Iva e questo emerge chiaramente anche dalla deliberazione del Consiglio Comunale di Gubbio del 4 aprile 2023, nella quale il sindaco Filippo Mario Stirati ha risposto in forma orale e scritta all’interpellanza presentata al protocollo del Comune il 28 marzo dall’allora consigliere comunale di minoranza Filippo Farneti, oggi assessore al Bilancio della Giunta Fiorucci, sul personale in servizio agli ascensori. Ecco l’interpellanza di Farneti:
Il sindaco Stirati ha riferito in quell’occasione “che si è preso più volte atto della situazione che si considera come una criticità, c’è un aspetto formale giuridico amministrativo da tenere conto, ma c’è una forma sostanziale che può vedere la situazione come oggi la vediamo. In questi giorni si è sviluppata una riflessione per trovare una situazione per uscire da questa criticità, recepisce la sollecitazione per trovare il modo di uscire dalla vicenda in modo plausibile,come da registrazione conservata agli atti della segreteria comunale”.
Nella replica, Farneti ha evidenziato come “il problema è una situazione di partita Iva in quanto è una difficoltà e può portare il Comune a intervenire per poi sanare la situazione”. Farneti chiede di “risolvere la situazione in quanto il rischio è notevole, come da registrazione conservata agli atti della segreteria comunale”.
L’amministratore unico della Gubbio Cultura, Paolo Rocchi, nominato e poi confermato con incarico fiduciario da Stirati, ha prodotto nel 2019 una comunicazione ufficiale al Comune con la quale ha chiesto un aumento dell’impegno economico da parte dell’ente per il servizio, almeno per coprire meglio il fabbisogno del personale.
Non è dato sapere se quella richiesta ha avuto seguito, così come non è dato sapere quale sia la data di scadenza della convenzione in essere sulla gestione degli ascensori, nonostante la richiesta inviata con Pec per informare l’opinione pubblica (si profilano altri esposti).
Fino a questo momento la Giunta Fiorucci non ha adottato alcun provvedimento di cambiamento nella Gubbio Cultura e questo si presta a più chiavi di lettura, perché se è vero che c’è una verifica in corso da parte dell’Ispettorato del lavoro di Perugia è altrettanto vero che si continuano ad avallare strategie e operatività in essere da lungo tempo, quando il Comune era in mano alla Giunta Stirati, e che l’attuale assessore Farneti ha sempre ferocemente contestato parlando apertamente di esposti e denunce su questa società partecipata discussa fin dalla sua attivazione.
Bisognerà vedere quali decisioni prenderà l’Ispettorato del lavoro ed è chiaro che qualunque eventuale risvolto economico a carico della Gubbio Cultura – per esempio eventuali sanzioni economiche – chiamerebbe in causa un possibile intervento della Corte dei Conti dell’Umbria per un ipotetico danno erariale che potrebbe ricadere sui singoli e le loro tasche personali e non sulla collettività eugubina nei bilanci pubblici che già sono stati messi a dura prova da questa storia.
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