Dopo le verifiche, gli interrogatori e le analisi sarebbe arrivato alla Gubbio Cultura e Multiservizi Srl il voluminoso verbale dell’Ispettorato del Lavoro con le argomentazioni sulla gestione del servizio degli ascensori pubblici di via Baldassini e via XX Settembre, in particolare per l’utilizzo di personale con partita Iva trattato come personale dipendente tra turni e disposizioni varie, tenuto conto anche del fatti che gli stessi soggetti erano stati utilizzati per le stesse mansioni con altro sistema di assunzione a tempo determinato e in periodi di vuoto contrattuale.
Non sarebbe, oltretutto, un caso circoscritto quello dei tre addetti dal 2018 e due addetti dal marzo scorso utilizzato, insieme a una dipendente della stessa società in house del Comune che è proprietario in toto dopo che era stata reintegrata dal giudice del lavoro per il contenzioso legale vinto contro la stessa Gubbio Cultura. Ci sarebbe, infatti, altro personale a partita Iva utilizzando in un contesto inquadrabile come lavoro dipendente.
Sul verbale, con il condizionale d’obbligo relativamente alla presunta trasmissione, resta il silenzio da parte della Giunta Fiorucci e dalla stessa società in house: non ci sarebbero conferme precise e le minoranze in Consiglio Comunale restano ignare di tutto, secondo una consuetudine consolidata della conclamata inutilità nell’esercizio delle funzioni di proposta e di controllo dettate dal ruolo che sostanzialmente ignoranosui cegds
Secondo indiscrezioni, il verbale individuerebbe come responsabili di una situazione che si potrebbe definire “anomala” (l’espressione è ampiamente riduttiva) l’amministratore unico della società, Paolo Rocchi, e la Giunta Stirati con possibile particolare riferimento all’ex sindaco Filippo Mario Stirati che aveva mantenuto per sé le deleghe delle società partecipate con il chiaro riferirsi alla Gubbio Culturale e Multiservizi Srl.
Non è dato sapere se vi siano sanzioni economiche e quali determinazioni abbiano assunto gli ispettori del lavoro, al di là del fatto che ci sarebbero altri esposti a vari livelli per far emergere tutta la situazione della Gubbio Cultura di cui le minoranze in Consiglio Comunale non si stanno occupando, chissà se nel timore di danneggiare le famiglie di potenziali elettori.
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