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Caos maltempo tra disagi e polemiche: i partiti della maggioranza difendono la Giunta Stirati

L'albero caduto in via della Piaggiola

Disagi e polemiche dopo i segni lasciati dal maltempo con tante problematiche vecchie e nuove in un contesto dove mancano ormai da anni la cura del territorio con le manutenzioni e investimenti per la prevenzione e la gestione.

La situazione è sempre più fuori controllo, con ripercussioni negative in ogni zona del territorio eugubino.

La maggioranza fa quadrato sulla Giunta Stirati, come nel gioco della politica. Le quattro forze politiche Liberi e Democratici (LeD), Scelgo Gubbio, Socialisti Civici Popolari e Democratici per Gubbio, hanno diffuso una lunga di sostegno al sindaco Filippo Mario Stirati e agli assessori: “Desta non poca tristezza notare che, di fronte a situazioni che hanno del catastrofico, ci siano illustri politici cittadini che non perdono l’occasione di agire da veri e propri sciacalli. Non perché non sia ben più che legittimo interrogare l’amministrazione comunale sugli interventi che abbia messo in atto per dare sollievo e supporto a un territorio gravemente ferito, ma piuttosto perché, come sempre, si insinuano inadempienza o scarsa attenzione. Eppure che gli interventi siano stati i più tempestivi possibile dovrebbe essere evidente, altrimenti ancora oggi le zone del nostro Comune colpite dall’alluvione di giovedì sarebbero ben più sole e devastate di quanto non sono oggi, con assoluto sconcerto di tutti, per primi i residenti. Già nella notte di giovedì, c’è stato l’immediato intervento nelle zone da cui provenivano richieste di ausilio; il Comune è stato presente con i suoi operai, con il Servizio Polizia Municipale, con i tecnici delle Manutenzioni e della Protezione Civile per dare assistenza alla popolazione e per i primi immediati provvedimenti per riaprire la viabilità, indispensabile e propedeutica ad ogni altra azione assistenziale attuata con l’ausilio della Provincia di Perugia, dell’Agenzia Forestale e dei Vigili del Fuoco. Vaste porzioni di territorio, che vanno da Camporeggiano a Monte Picognola, da Burano a San Bartolomeo, da Morena a Morenicchia, sono state raggiunte con tutte le forze disponibili e nelle prime ore dell’emergenza sono state liberate auto, evacuata un’abitazione e fornito supporto alla popolazione con gruppi elettrogeni per assenza di corrente elettrica; sono stati svolti sopralluoghi per la verifica di ponti e fiumi con possibili ostruzioni di alberi e iniziati conseguentemente gli interventi dei Vigili del Fuoco per liberare i ponti dai detriti. Tutte le criticità finora rilevate, relative ai danni provocati dal Burano, dal torrente San Giorgio, dall’Assino, dal San Donato ed altri corsi minori, sono state tutte considerate, già affrontate con le prime azioni e messe nei programmi di intervento di prossima attuazione. Ciononostante, i disagi e i danni restano e sono ingenti, ed è impossibile affrontarli con il solo intervento del Servizio Manutenzioni del Comune che si trova a dover affrontare non solo i danni delle esondazioni e delle alluvioni, ma anche altri problemi, in altre località, provocati dalle forti raffiche di vento e dalla pioggia eccezionale, che saranno risolti con tutte le forze a disposizione, non appena superata la fase critica nelle zone più colpite. Dopo poche ore da un eccezionale evento calamitoso, tutte le forze politiche dovrebbero unirsi, evitando di sfruttare le disgrazie della gente soverchiata da problemi che richiedono interventi difficili, per cercare di accaparrarsi invece facili consensi. Sarebbe costruttivo piuttosto interrogare la Regione e le istituzioni sovracomunali, per richiedere all’unisono che un territorio vasto e complesso come il nostro riceva sempre un maggiore supporto con risorse adeguate alla manutenzione di un’area caratterizzata da ambienti e paesaggi tanto variegati. Sarebbe utile per una volta che Gubbio chieda con un’unica voce, quella di chi pensa alla risoluzione del problema e non alla solita strumentalizzazione, che non è neanche degna di essere definita politica. L’amministrazione ha subito chiesto a gran voce nelle sedi istituzionali lo stato di calamità e l’immediato intervento della Regione e continuerà a farlo, ma soprattutto intende affermare con forza che la vicinanza alle popolazioni colpite non verrà meno e tutte le azioni possibili per sostenere la ripresa e la ricostruzione saranno perseguite e messe in atto”.